Godi che re non sei, godi che chiusa all’oprar t’è ogni via: loco a gentile, ad innocente opra non v’è […] Non puoi impedirmi di fallire. Puoi solo impedirmi di farcela. Ieri sera, quando l’ho scritta senza pensarci, di getto, a proposito di cose di vita quotidiana, non mi ero resa conto che questa riflessione – me non del tutto consapevole – sta accompagnando la mia vita da un certo tempo. Mia madre, per esempio. Mia madre era miniaturizzata dal dolore e dalla tristezza. Non aveva più fuoco, gli occhi avevano perso la luce. Di quando in quando un guizzo, ma era cosa di un istante. Così a lungo avevo creduto – e...
desperatio ultima dea
Ieri sera c’è stato il secondo incontro del gruppo che in Biblioteca civica a Verona tengo per il Circolo dei Lettori di Verona. È un piccolo viaggio nei buchi che i giornali lasciano aperti fra le parole. Perché quei buchi, le parole che non ci sono, hanno un’importanza almeno uguale a quella delle parole che ci sono. Quel che serve è capire che i buchi ci sono, e a quel punto si è già a metà della salita che porta senza curve alle domande che i giornali lasciano senza risposta. Quanto alle risposte, beh, quelle sono un po’ più difficili da trovare. Ma con un po’ di allenamento garantisco che si trovano anche...
mi arrendo, venitemi a prendere
Sto cercando per quanto posso di tenermi lontana dalla dimensione sociale e politica delle cose che si muovono intorno a me. Guardare a quel che succede con i miei occhi e con la mia sensibilità diventa di giorno in giorno più doloroso, a dispetto del fatto che il tempo che passa si suppone aumenti il kit di cinismo del quale noi esseri umani si dispone. A me succede diversamente. A me succede che leggere i giornali fa male. Su di me, il contatto con un tipo di comunicazione digitale che non sempre tiene in debita considerazione la sensorialità né la materialità delle vite e delle storie con cui ci si confronta agisce come un fattore di...
difendersi dalla spe...
Freddo e caldo, pensava. Vento. E un buco in mezzo al cuore. Che cazzata, queste immagini «forti», si disse. Puoi solo pensarle, o dirle a qualcuno che ami; quando le scrivi, poi le vedi per quel che sono: cazzate con le pretese. Un buco in mezzo al cuore. Sì. Come no. E magari anche un...
e se il problema fos...
Sono appena passata dal blog di Nando dalla Chiesa e ho letto il suo grido a bassa voce. Sento le sue parole come qualcosa che mi tocca molto nel profondo, per un sacco di motivi. sinistra e sfiducia Mi ricordo di una conversazione che non più tardi di un anno fa ebbi a casa di alcuni cari...