Sto cercando per quanto posso di tenermi lontana dalla dimensione sociale e politica delle cose che si muovono intorno a me. Guardare a quel che succede con i miei occhi e con la mia sensibilità diventa di giorno in giorno più doloroso, a dispetto del fatto che il tempo che passa si suppone aumenti il kit di cinismo del quale noi esseri umani si dispone. A me succede diversamente. A me succede che leggere i giornali fa male. Su di me, il contatto con un tipo di comunicazione digitale che non sempre tiene in debita considerazione la sensorialità né la materialità delle vite e delle storie con cui ci si confronta agisce come un fattore di...
soldi e silenzio
Hanno aperto un negozio enorme di Abercrombie e Fitch, a Dublino. Mobili marrone scuro, pavimenti e pareti nere, musica a volume altissimo. Non un prezzo visibile che sia uno. College Green numero 34. Omoni con auricolari all’ingresso. Dentro, c’erano commessi palestrati di...
una carezza per me
Fino a ottobre c’è stato Saturno, e non potevo pretendere chissà che. Ma quest’anno è stato tremendo, difficile, angosciante. Prima e dopo ottobre. La musica di adesso è questa. Sono stanca, come se avessi speso un’enormità di tempo e di energie spingendo con le spalle...
la «sgaggio 2.0»
Io sono sempre io e lui è sempre lui, eppure siamo cambiati tutti e due: il mio blog e io. Il giornale dove lavoravo con un contratto a tempo INdeterminato l’ho lasciato; tutti i miei stipendi futuri li ho devoluti all’azienda (che dovrebbe essermene grata); la mia fonte di...
deirdre è speciale
Di Christine Dwyer Hickey ho letto l’ultimo romanzo, ‘The cold eye of Heaven’, e – a parte la fine – mi è piaciuto molto. L’avevo sentita a un reading a Listowel quest’estate, e comprare il libro mi era venuto ovvio. Meno bello – al punto che l’ho...