Quelle facce io le conoscevo, ma erano tutte svuotate dal tempo. Fiacche, rugose. Qualcuno aveva strappato da un quadro di Bacon lacerti di carne dai quarti di bue e me li stava lanciando addosso. Erano giovani, quando li avevo conosciuti. Stamattina erano facce senza nome. Avevano un posto...
kila, «the bearna wa...
Quando le parole son di troppo. Ogni volta che una nuvola di fuliggine toglie luce al mio paesaggio; ogni volta che una spinta degli eventi sposta il mio baricentro; ogni volta che un’emozione mi curva a schiena bassa, mi fa dimenticare qual è il posto della vita in cui mi trovo, la...
«il paese dei…...
Me ne accorgo solo ora – ed essendo le 2.26 di notte è del tutto sensazionale che io sia in grado di accorgermi di qualcosa – ma qui, su Libero, il responsabile delle pagine culturali parla di me, e del «Paese dei buoni e dei cattivi» in relazione al ritorno di Michele Santoro...
un numero imprecisat...
La prima volta che ti ho vista avevi i capelli molto lunghi. Era il 27 giugno 2008; l’ho verificato andando a rileggere il tuo blog. Eri seduta di fronte a me in pizzeria, dall’altra parte del tavolo. Chiacchieravi con un ragazzo che stava alla tua sinistra; alto e grosso, se non...