Una delle cose più emozionanti che mi capitino nella vita è essere sorpresa da me stessa. Proprio nel momento in cui penso di essermi diventata prevedibile, ecco che compare un diavoletto nuovo. Spesso – quasi di regola – è un diavoletto che mi sorprende per il suo coraggio. Ieri sera,...
sei mesi e 4 giorni
Mamma, mi manchi. Penso alle ultime sensazioni che devi aver provato, all’impatto della tua lingua sugli incisivi limati su cui si posava il ponte che non ti lasciavano mettere. Alle ultime impressioni rimaste sulla tua pelle e sulle tue mani, e piango, perché non erano quelle della mia...
memories
L’11 gennaio 1999 stavo facendo una sostituzione agli Esteri del Gazzettino, alla sede centrale di Mestre. Nel cuore avevo una gioia forte e segreta: da tre giorni sapevo di essere incinta. Al lavoro non l’avevo ancora detto a nessuno. Lo sapevano solo i futuri nonni, le mie zie...
crux, crucis
Fra due settimane finisce un anno cruciale e doloroso. Ho smesso di essere figlia, perché è morta mia madre, e sto ripartendo da un anno zero. Non avrei mai creduto che la sua morte, che ho sempre temuto come la più straziante delle esperienze, potesse riportarmi all’idea della pace....
vecchie domeniche mattina
Mio padre ha sempre raccontato molto poco della sua storia, e anche le sue sorelle. Sono orfana di lui da quando avevo diciott’anni e orfana da sempre della sua vicenda di bambino, di ragazzo, di uomo, marito e padre. A casa cantava canzoni popolari, canti di militari, bersaglieri, alpini. Non sopportava gli arrangiamenti da orchestrina del liscio con cui nel tempo avevano tentato di modernizzarli. Gli piacevano i cori in se stessi: l’intreccio, l’armonia, il rincorrersi e l’arrotolarsi ordinato delle voci l’una sull’altra. Gli piaceva che quei canti rimanessero cose demodé, sorpassate, inattuali. Ha...