Ieri sera per la prima volta, salendo le scale per andare a letto dopo avere spedito un lavoro, ho avuto la percezione che la stanza dove dormo da pochi giorni sia la mia stanza. L’ho sentita appartenermi. Mi piaceva. Le tende vinaccia drappeggiate; la finestra di legno marrone, lucida e...
il «no» dalla fossa ...
Ci sono momenti in cui l’amarezza è proprio densa, pesante, oleosa. Ti sembra di essere prigioniera di una specie di liquido vischioso trasparente: solo tu senti quanto ti vincola, quanto ti stringe i movimenti. Da fuori sembra tutto normale. Tutti siamo abituati a pensare che chiunque...
here again
Al controllo documenti, poco fa all’aeroporto di Dublino, il poliziotto che ha preso la mia carta d’identità mi ha guardato, e ridandomi il documento ha detto con una sua arietta simpatica «gradzie, Frederica». In aereo c’era un bambino o una bambina, non so, che non ha...
out of the blue(s)
Tornata. Niente lacrimuccia sulla scaletta dell’aereo: giovedì riparto, e se le gravi turbolenze sindacali dell’Aer Lingus non ostacoleranno la partenza del mio volo, sabato sarò di nuovo qui, e la settimana dopo si ricomincia. Nel frattempo, devo inventarmi quattro o...
un incontro
Entro in un negozio insieme a mio figlio. Marco va a posteggiare, ci raggiunge poco dopo. La signora che gestisce il negozio è una bella donna di meno di sessant’anni, con una bella coda di capelli rossi. Tinti, ma su di lei stanno bene perché funzionano come le...