Torno con l’Aer Lingus. Il che significa che posso tenere la mia borsetta a tracolla fuori dal bagaglio a mano. Il che significa che si libera spazio nello zainetto a ruote. Il che significa che posso comprare libri. Il che significa che li ho comprati. Qui accanto a me ci sono –...

Henry McDonald – sempre lui, sempre il corrispondente del Guardian, dell’Observer e di un certo numero di altre testate – raccontava che, camminando per la strada, ha trovato uno di quei fogli che in fondo hanno quella specie di frange mezze pretagliate su cui viene scritto...

Beh, che paura. Il capo, là nel Boeing, l’aveva detto: «Su Dublino ci sono forti venti». Aveva ragione. C’erano. Credo di non aver mai ballato così tanto. Forse solo in Thailandia, su un aereo piccoletto che andava a Samui. Non è bello quando stai per atterrare e l’aereo...

Anche oggi c’è un sole bellissimo, con grandi nuvole bianche che si muovono veloci nell’azzurro. Il tipo che sta di fronte a Rosemary ha una moto in garage; il sabato e la domenica dà qualche colpo di acceleratore per tener vivo il motore, e poi spegne tutto. Non capisco se è...

Allora. Questa è la storia di un sondaggio via sms. Oggi sono stata da Avoca. Da settimane avevo messo gli occhi su un soprabito spaziale. Per settimane l’ho guardato come una bambina obesa guarda lo zucchero filato alle giostre: col desiderio dell’irraggiungibile. Ebbene. Verso...