Scrivo sotto un’alterazione di temperatura emotiva. Ho appena finito di leggere «Trilogia della città di K.» di Agota Kristof. Da molto tempo non leggevo un libro a morsi; questo l’ho fatto a brandelli, l’ho masticato, ne ho sputato pezzi, l’ho imbevuto nel latte...
una meravigliosa amb...
E questo è il tratto generale del racconto: si comprende che la narratrice è estremamente ostile, come ostile sa essere chi con crudele corrività potremmo definire una vecchia zitella; ma in quella spietatezza riconosciamo i germi di una verità che non importa se sia solo nevroticamente...