Leggo su Dagospia una cosa uscita sul Foglio. Ne cito una porzione. Gardels, nel suo libro “Intelligent Governance for the 21st Century”, fa anche l’esempio […] «della Cina, dove il regime autocratico riesce a costruire consenso e unità per applicare scelte di lungo...
per rinnovo immagine
C’era una volta un mondo in cui le cose avevano un nome. Poi, un giorno, arrivò un tornado che si portò via il senso dei nomi. Era notte, o forse era giorno, perché quando il nostro personaggio si svegliò come da un incubo, si rese conto che mentre lui aveva vissuto l’incubo molte persone avevano continuato a vivere lungo giorni e notti che si erano succeduti l’uno all’altro come sempre; che era lui a non essersi messo alla pari con il tempo. Forse aveva avuto troppo bisogno di se stesso e s’era perso il mondo esterno. Fatto sta che questo tale un giorno si alzò dal letto, si stiracchiò, si fece una doccia...
una carezza per me
Fino a ottobre c’è stato Saturno, e non potevo pretendere chissà che. Ma quest’anno è stato tremendo, difficile, angosciante. Prima e dopo ottobre. La musica di adesso è questa. Sono stanca, come se avessi speso un’enormità di tempo e di energie spingendo con le spalle...
luogo comune e parole (la sgaggio al mem)
Quello che segue è il testo di ciò che l’associazione Malik, organizzatrice di questa bella manifestazione itinerante – che, quest’anno dedicata al «reinventare il luogo comune», si intitola «I libri aiutano a leggere il mondo» – ha definito una mia «lezione aperta» sul tema «Il luogo comune e l’altrove, lo spazio e le parole». L’incontro si è tenuto sabato scorso 22 dicembre nella bellissima Mediateca del Mediterraneo, a Cagliari; luogo del quale io non sono riuscita a trovare un sito che non fosse questo. La cosa, in effetti, è singolare. Ringrazio ancora Malik per avermi invitato, e avermi permesso...
noi bambini
Mio figlio è tornato a casa da scuola e mi ha chiesto i soldi per comperare il Topolino, la rivista di fumetti. Aveva il giaccone rosso, la cascata di riccioli, il faccino appena brufoloso («Ma a me piace, perché significa che sto diventando grande»). «Prendi i soldi nel portafogli», gli ho detto. Mentre cercava i soldi, ha commentato che è molto tempo che non compra Topolino, e che solo qualche anno fa perderne un numero gli pareva una cosa gravissima, e poi mi ha raccontato del film che è andato a vedere con la scuola, al Festival del cinema africano. «È stato bellissimo, struggente», ha detto. Il film è The First Grader, una...
free giorgi, di cors...
C’è un ragazzo; c’è un carcere; c’è una donna – sua madre – che chiede aiuto; ci sono due amici di questa donna che la sostengono nella sua battaglia. Una delle due persone che stanno cercando insieme alla donna di fare uscire dal carcere Giorgi Gigauri – è questo...
a mosca cieca
Ho appena aiutato mio figlio, che fa la terza media, a fare un test di autovalutazione sulle preferenze scolastico-professionali. Le domande prevedono di quantificare il proprio interesse, da 0 a 3, per cose come «studiare l’anatomia, il funzionamento e le malattie dell’apparato...
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Parte il 17 novembre a Verona un nuovo itinerario nelle curve, nelle salite e nelle discese della scrittura, ideato da Scuola Aleph Scritture e dal Circolo dei Lettori. Lezioni intensive in due cicli di 5 lezioni ciascuno, guidati da critici letterari, giornalisti, docenti, scrittori e...
parola creatrice
Non ho letto l’intervista che, sul Corriere online, Federico Fubini fa a Mario Monti. Non credo di avere la forza di prendere sul serio ciò che non ha niente di serio, come la pretesa che – in questa situazione – esista una pur minima possibilità di intervento politico dei...
la «sgaggio 2.0»
Io sono sempre io e lui è sempre lui, eppure siamo cambiati tutti e due: il mio blog e io. Il giornale dove lavoravo con un contratto a tempo INdeterminato l’ho lasciato; tutti i miei stipendi futuri li ho devoluti all’azienda (che dovrebbe essermene grata); la mia fonte di...