Sono arrivate cose dentro alcuni scatoloni di cartone. Ci siamo fatti tutti sotto per vedere cosa c’era dentro. Erano carte, documenti d’archivio, istruzioni, oggetti utili allo svolgimento del lavoro. Gli uomini che portavano quegli scatoloni sono usciti dalla stanza dove...
johnie aveva ragione
C’è stato quel tipo un po’ scrofoloso, forse con la psoriasi. Chiacchierone, forse anche un po’ cazzaro. E poi una signora coi capelli rossi che abita nella casina delle fate immersa nell’incantesimo dei colori. E poi un uomo – occhi azzurri vivaci come solo pochi...
il sesso e la lettur...
Da un certo tempo fatico a leggere con la voracità e la ferocia che per molti anni mi sono state proprie. Questo mi ha fatto spesso sentire inadatta, non legittimata. Mi sono anche sentita estranea, al di là del perimetro che una volta delimitava il mio territorio esistenziale. Mi sono...
swinging me
La cosa più difficile è credere che ne valga la pena: continuare a credere che ne valga la pena. Per fare tutto, e per crederci, ci vuole un sacco di energia. Quello che per adesso mi riesce meglio è fare. Non tutto, ma qualcosa; quello che riesco a fare, tenendo in conto il limite. Quanto...
il calore
Un amico mi ha scritto: Tu ed io siamo un po’ simili. Spesso i tuoi post sono critiche o lamentele. Mi ricordano me e come mi sono stufato di essere. Caro amico, mi sono stufata anch’io di essere come sono, perché vorrei una bella discesa. Non che io creda di essere lamentosa, a...
agli amici vicini
Cari amici miei che abitate in luoghi vicini a me, è da tanto tempo che desideravo scrivervi due righe. So che la vita è molto impegnativa, e che esige da tutti la più grande attenzione. Ogni giorno – lo so – ha la sua dose di fatica necessaria, di impegni inevitabili. Alla sera ci si...
la badante e l’intellettuale
Voglio raccontare una cosa. La nuova badante di mia madre – non che ce ne fosse una vecchia, ma insomma – viene dallo Sri Lanka e ha 42 anni. Quando, alle Acli, è stato il momento di dirle che lei ha – fra le altre cose – il diritto di dormire a casa sua per una notte, la nuova badante di mia madre ha detto «no, io dormire da signora». La signora delle Acli le ha detto «no, lei deve dormire a casa sua». La nuova badante di mia madre ha detto «no, io volere dormire da signora»**. La signora delle Acli le ha chiesto perché. La nuova badante di mia madre ha detto «perché sennò signora come fa». La signora delle Acli ha detto...
l’utero del giornalismo
A me questa cosa dell’appello di queste donne (e uomini) che – sotto le insegne di una frangia di Snoq – chiedono alla Ue la messa al bando della maternità surrogata – vedi post precedente – ricorda molto da vicino la battaglia ugualmente moralistica e oscurantista di alcuni cittadini e di alcuni giornalisti contro le immagini di cronaca troppo esplicite e, addirittura, contro ciò che si ha l’indecenza di definire «eccesso» di dettagli nella ricostruzione di un fatto di cronaca. Non riesco a fare a meno di considerare le due questioni strettamente legate da un filo, che è quello di una chiave di lettura...
monsignor snoq
A proposito di maternità surrogata, ciò che mi fa più impressione è questo: che ci sia qualcuno – donne, intellettuali, donne che si definiscono femministe – che possa dire che il nodo è quello della differenza tra desiderio e diritto. proprio come un oscurantista qualunque. In...
lui nasce, io non ci sono
Su una bacheca Facebook ho letto un pezzo sul parto e mi è venuto da piangere. È già da un po’ di tempo che ripensando al mio parto io piango. È stato l’evento più rivoluzionario della mia vita, e io lo ricordo con un senso di privazione che mi gratta il cuore. Volevo partorire a casa. Mio figlio, però, era podalico. L’ostetrica che mi seguiva mi ripeteva «connettiti con tuo figlio, pensa cosa gli manca per girarsi e cerca di darglielo». Mi fece piangere davanti alle altre due donne del corso pre-parto che facevamo da lei. Poi pensai che Giovanni non aveva qualcosa mancante, ma qualcosa in più: un’autonoma...