giulieo capulecchi (...

Mi capita di leggere questo pezzo sulla versione online di un giornale locale, sull’ennesima festa di piazza di questa città che non si accontenta mai di una socialità normale, autonoma, ma deve sempre metterci l’«evento»: Guardo meglio. Oh. C’è scritto «Giulietta dei...

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C’era una volta un mondo in cui le cose avevano un nome. Poi, un giorno, arrivò un tornado che si portò via il senso dei nomi. Era notte, o forse era giorno, perché quando il nostro personaggio si svegliò come da un incubo, si rese conto che mentre lui aveva vissuto l’incubo molte persone avevano continuato a vivere lungo giorni e notti che si erano succeduti l’uno all’altro come sempre; che era lui a non essersi messo alla pari con il tempo. Forse aveva avuto troppo bisogno di se stesso e s’era perso il mondo esterno. Fatto sta che questo tale un giorno si alzò dal letto, si stiracchiò, si fece una doccia...