donne di penna
Quanto a D’Orrico, penso che un uomo abbia il diritto di illividire in santa pace, e anche di trovare il suo modo per fare i conti con il doloroso fantasma di una virilità in via di graduale attenuazione come i fenomeni temporaleschi.
Sul blog della Scuola Twain si discute da un pochino di – ollallà – di «donne, letteratura e pregiudizi», usando a pretesto alcuni dati, ma anche l’affermazione di D’Orrico, critico letterario del Corriere, secondo cui «le donne scrivono peggio degli uomini, e questo è un fatto».
Mentre ero in Irlanda, recentemente, Matteo Righetto mi ha chiesto un parere, e quel parere è oggi pubblicato lì.
Cosa si sarebbe detto di una donna di 58 anni che avesse scritto che gli uomini scrivono peggio delle donne, e che questo è un fatto[?]
[…]
Credo che [si sarebbe detto che] è rabbia, è invidia, è frustrazione, è menopausa, è un «eccesso di femminismo» (questa cosa mi piace particolarmente perché incorpora il bisogno collettivo di «moderatismo» come valore-in-se-stesso), è il risultato di un’attività sessuale troppo lasca e decisamente poco soddisfacente.
Per leggere il resto, qui.
purtroppo quel blog di là è illeggibile (per i caratteri neri sgranati sul bianco)
Ti spedisco il pezzo su Fb!
Federica bello leggerti su Agorà. Nel mio piccolo ho fatto un paio di post quasi un mese fa proprio sull’articolo di Bullado e Gaia Conventi ha fatto il resto dando man forte alla “causa”.Sono felice che una voce femminile commenti e con ironia e sincerità. Grazie a nome di una donna senza pregiudizi verso uomini o donne ma che di sicuro è contro la scrittura spazzatura. 😉
ho letto il tuo post su Agora’, mi sa che questa volta non riusciro’ a provocarti perche’ condivido ogni singola frase.
Non ti elgoio oltre per passare per passare per aspirante pigmalione, ma ti chiedo, se ti va, di elaborare il “figlia – nel Veneto – di madre terrona”: come e’ stato e come sarebbe adesso?
provocatore terrone
Ho condiviso il post di Agorà perché condivido totalmente ciò che hai scritto. Grazie per scrivere spesso ciò che penso, e anche di scriverlo meglio di quanto probabilmente farei io! 🙂
Grazie, Morena!