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my dad was nearly james bond
In tre parti, il documentario trasmesso l’anno scorso dalla radio-tv di Stato irlandese Rte sullo show di Des Bishop, attore e performer un po’ irlandese e un po’ americano, intitolato «My dad was nearly James Bond». In ottobre è uscito anche il libro, che è descritto qui e si compra qui.
Se appena vi sembra di capire un po’ l’inglese, date un’occhiata a questo filmato, il cui seguito si trova su Youtube qui e qui.
È una storia tremenda e magnifica, governata con mano ferma, cuore saldo, gioia di vivere e acuta consapevolezza della dimensione tragica.
Il padre di Des, cresciuto in orfanotrofio dopo che la madre schizofrenica tentò di aggredirlo, fu negli anni Sessanta attore e modello; partecipò a un provino per la parte di James Bond, ma non ebbe fortuna; così, dopo avere attraversato l’alcolismo, decise di andare a fare il commesso in un negozio di vestiti e si dedicò alla famiglia.
Per tutta la vita – dice qui il figlio, mio padre pensò di essere un fallito.
I wanted to create a show to help Dad realise that what he had achieved [in raising a family] was greater than what he regretted.
Volevo dar vita a uno show – dice Des – per dar modo a papà di rendere chiaro a se stesso che ciò che aveva creato dedicandosi alla famiglia era più grande di ciò che rimpiangeva.
Poi emerse che l’uomo aveva un cancro ai polmoni.
E lo spettacolo cambiò.
Si occupò di raccontare – facendo ridere e piangere – come la nuova situazione modificò la vita di tutti.
Mi ricordo di aver visto questo documentario in tv l’anno scorso a casa di Rosey. È stata un’esperienza così intensa che decisi di andare a vedere lo spettacolo, che di lì a poco sarebbe stato in cartellone a Dun Laoghaire, vicinissimo a Dublino.
Ma il padre di Des morì, e il tour venne sospeso.
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