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«il paese dei…» (libertà di stampa-diritto all’informazione)
Dal pezzo del gruppo di colleghi «LSDI», Libertà di stampa e diritto all’informazione, qui:
Come e quando è accaduto che la notizia, invece di essere uno strumento di informazione, sia diventata uno strumento per amministrare una comunità di lettori e promuovere «una società cristallizzata in tifoserie avversarie»?
Interrogativo chiave di questi tempi, a cui cerca di rispondere un saggio che Federica Sgaggio ha pubblicato con minimum fax.
Ai giornali – secondo l’autrice, giornalista all’Arena di Verona – «non si chiede, da lettori, la dimostrazione della veridicità di un’affermazione, o dell’effettivo accadere di un evento. Piuttosto si chiede – e si ottiene, ed ecco perché viene da domandarsi se sia nato prima l’uovo o la gallina – una presa di posizione di principio che, per il suo essere chiara, semplice e senza mezze tinte, ci consenta il rispecchiamento».
Informare che diventa indottrinare per manipolare.
Sai che io non sono veramente certa – il libro, in effetti, discute questo punto – che la stampa faccia opera di indottrinamento in senso proprio?
So che è come domandarsi se è nato prima l’uovo o la gallina, ma la mia sensazione è che invece di indottrinare la stampa di occupi di riunire sotto le sue insegne identitarie la gente che PIU’ O MENO immagina la pensi in modo compatibile alla linea editoriale del giornale di cui si tratta.
E una volta raggruppati? Usa i grandi numeri a sostegno della credibilità delle deduzioni che raggiunge e divulga?
Perché non leggi il libro?
😉