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il paese dei… (il giornale e «che tempo che fa»)
Ieri mi sono accorta che «Il paese dei buoni e dei cattivi» è fra i consigli di lettura di settembre della redazione del programma Rai di Fabio Fazio «Che tempo che fa», qui.
L’altro giorno, invece, sul Giornale, in un lungo articolo dedicato agli esordi di narrativa del 2011, Gian Paolo Serino ha scritto del mio esordio nella saggistica, definendolo addirittura «esaltante», cosa di cui sono proprio contenta.
Ecco il pezzo che riguarda il libro (dall’originale che Serino ha postato su Facebook):
E notevole è anche l’esordio della narratrice Federica Sgaggio nella saggistica: suo è Il paese dei buoni e dei cattivi (per minimum fax).
Finalmente non il solito vecchio trombone sinistrorso ma l’analisi oggettiva di come “giornalisti come Santoro o Saviano sono diventati dei brand”, “quando la politica si riduce ad uno status di Facebook” e come da Sarah Scazzi a Yara “la soap-opera della cronaca nera serve a farci sentire innocenti”.
Un saggio esaltante che finalmente gabba gli emuli nostrani del qualunquismo liquido alla Bauman per toccare argomenti sulla nostra “società dello spettacolo” alla Guy Debord (senza intellettualismi) e alla Neil Postman.
apperò!
Non dirlo in giro: li ho pagati l’iradiddio di soldi…
è lì sul comodino….azzurrissimo!
inizierà nel fine settimana e vediam quando finisce..
v
Il famoso problema della critica e della satira: cosa fare quando il bersaglio ci approva caldamente, ignaro di essere un bersaglio e convinto che si parli di tutti tranne che di lui? Glielo si spiega, indisponendolo, o si fa finta di niente?