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«oh, toh: ho copiato, non me n’ero accorto»
Leggo qui una cosa curiosa:
Secondo il Rettore di Ca’ Foscari Carlo Carraro si tratta di una misura «che vuole prima di tutto essere di servizio ai nostri studenti – sottolinea – per evitare che inciampino in scorciatoie che anche per la Cassazione, possono mettere in dubbio il conseguimento del titolo di studio.
Poco sopra, c’era scritto questo:
L’ateneo veneziano ha introdotto stabilmente questo sistema di verifica e sostegno al lavoro degli studenti che potranno così avere uno strumento che li aiuterà a verificare l’originalità dei loro lavori.
Come si può sostenere che questa sia una cosa «al servizio degli studenti»?
Aiutarli a «verificare l’originalità dei loro lavori» non significa soltanto dire che son ladri di tesi, ma anche che son ladri senza consapevolezza.
In genere, quando scrivo una cosa, non ho bisogno dell’aiuto di nessuno per capire se l’ho scritta io oppure l’ho copiata.
È un’altra forma – singolare, questo sì – di inversione della realtà, quella di cui vivendo in Italia si fa esperienza tutti i giorni.
Tipo: qualcuno ti insulta, tu reagisci, e quello che ti ha insultato ti dice che lui non voleva insultarti, e tu sei pure maleducato.
In questo caso, è evidente che non si tratta di un servizio agli studenti, ma all’università.
L’università ne ha tutti i diritti, e forse pure il dovere.
Però siccome teme che gli studenti s’incazzino, ecco che s’inventa il «servizio».
Il politically correct ha fatto danni pesanti. Ma qui siamo oltre. Siamo all’invenzione di una realtà parallela.
E quella virgola là, quella che c’è dopo la parola «Cassazione» della prima citazione, mi fa imbestialire.
O tu scrivi «per evitare che inciampino in scorciatoie che virgola anche per la Cassazione virgola possono mettere in dubbio […]».
O scrivi «per evitare che inciampino in scorciatoie virgola che anche per la Cassazione possono mettere in dubbio […]».
O scrivi «per evitare che inciampino in scorciatoie niente virgola che anche per la Cassazione niente virgola possono mettere in dubbio […]».
La virgola nel testo non ha senso!!!
Io sto male per l’uso casuale dei segni di interpunzione.
Detesto quando leggo – che so – «il presidente della Camera virgola Gianfranco Fini niente virgola dice che […]».
LOL!!! “non me n’ero accorto”! XD
Secondo me è un’altra forma di inversione della realtà, quella di cui vivendo in Italia si fa esperienza tutti i giorni.
Tipo: qualcuno ti insulta, tu reagisci, e quello che ti ha insultato ti dice che lui non voleva insultarti, e tu sei pure maleducato.