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venghino, lo show è qui!
Ieri sera a tavola mio figlio mi dice «sai, mamma. A scuola ci son delle ragazze che hanno attaccato al muro delle frasi di Saviano».
La pizza era buona, comunque.
Stamattina leggo che Tosi e Renzi sono i sindaci più amati d’Italia.
Ero già abbastanza certa di mio che fra questi tre fenomeni – e altri, per carità – ci fosse un legame strutturale profondo.
Adesso son proprio sicura.
Almeno, è primavera e c’è il sole.
Resta da capire se basta a vincere l’impressione di morte e purtrefazione che mi dà questo Paese.
Cara Federica, sai quanto stimi e segua il tuo pensiero critico. Ma per favore, ti chiedo con calma argomentare, anche con un altro post, il nesso “strutturale” di cui tu parli tra Saviano, Renzi e Tosi. Perché io non lo vedo. O non lo voglio vedere (che è diverso). Io, forse, mi rifiuto di accostare Saviano (che – ancora per lo meno) non è un politico ai due sindaci. E perché io nelle ragazze che attaccano sul muro della scuola parole di Saviano vedo un segno positivo. Perché Saviano può essere un gradino per scoprire altre pagine, altri libri, altri pensieri. E invece Renzi no, né tantomeno Tosi. Con loro non si viaggia con la mente. Si resta a terra, in una terra dove la politica diventa solo esercizio di potere di un decisionismo d’accatto.
Sarò brevissimissima. Ci sono molti post che bene o male ne parlano.
Non c’è niente di male nell’attaccare frasi; anzi: è bella questa cosa dei ragazzi e delle ragazze. Vogliono esserci, dichiararsi.
Quel che dico è che tutti e tre escono dalla stessa logica dello show, della «personaggizzazione», della politica come gestione-amministrazione e delega invece che rappresentanza.