Tags
Related Posts
Share This
carne, cinesi e buon vicinato
AGENZIA DI STAMPA VERONA COMUNE – direttore responsabile Roberto Bolis
CINESE APPENDE CARNE COTTA ALLO STENDIBIANCHERIA: POLIZIA MUNICIPALE INTERVIENE IN VIA ZEVIANI
La Polizia municipale di Verona è intervenuta nei giorni scorsi in un condominio di via Zeviani dopo che era stata segnalata dal vicinato la presenza di animali cotti attaccati ad uno stendibiancheria, dai quali si levava un odore acre. I Vigili di quartiere, arrivati sul posto per gli accertamenti, hanno verificato che una dozzina di animali interi, forse polli, erano stati cotti e poi appesi all’aperto, causando un odore tipico della bruciatura di penne o peluria.
Responsabile dell’anomala conservazione un inquilino del condominio, un cinese di 43 anni, regolarmente presente in Italia.
Dopo averlo informato del motivo del controllo, gli agenti hanno invitato l’uomo a rimuovere dal giardino la carne per limitare il disagio ai vicini.
Nessuna conseguenza a suo carico, visto che la lavorazione era avvenuta per motivi personali.
Le normative di settore sono infatti molto precise e dettagliate se riferite alla lavorazione degli alimenti per motivi professionali, rivolte perciò a ristoranti e laboratori, ma nulla prevedono per le attività domestiche, se non appunto la tutela del buon vicinato.
mia nonna lo faceva regolarmente e penso le nonne di tutti, comprese quelle dei vicini. c’è dell’inquietudine che scivola dentro e si solidifica nella carne. ci trasforma in giganti e camminanti tettone di silicone, pronte all’odio!
v
Grazie. Stampo il post e lo porto alla rosticceria “Azzurra” di via Acquapendente, all’angolo con via Comino dove abito. Dalla quale molto spesso si levano dolori assai acri.
Odori, non dolori.
Però il lapsus non era male.
C’era anche la foto con il comunicato. Non mi ricordo se erano appesi con le mollette da biancheria o no. Ho rimosso.
che poi arrivo in ufficio e una collega mi dice che prima lavorava in un supermercato, reparto macelleria, e arrivavano scatoloni di polli spennati che appendeva a ganci, disponendoli in file appese di 20 25 corpicini rosa, e poi per bruciare gli ultimi peletti/pennette gli ripassa con la fiamma a gas, tipo quella che usano i muratori per saldare sui tetti il catrame. E mi dice, sapessi che puzza, mi rimaneva nel naso tutto il giorno. Io le ho detto, lo so che puzza è, l’ho letto sul blog di federicasgaggio! la mia collega però non è cinese, però ha il nonno polacco, benchè il supermercato fosse di proprietà francese ma installato in suolo italiano. inoltre occorre dire che i polli, dopo, non venivano lavati. Mentre il cinese li teneva appesi allo stendipanni. quindi magari una metafora di lavaggio ce la voleva pure suggerire….
v