Sto tornando a casa. Il cielo è terso.
Mi sento sfinita, ma piena di energia.
Ah.
Sono seduta nel senso opposto alla marcia del treno, ma ci sta: sono felice lo stesso.
Oggi son proprio felice.
5 Comments
Dec13
Andrea B
Tornato da un recente viaggio di lavoro in Giappone devo dirti che là ti sarebbe difficilmente capitato di essere seduta in senso opposto alla marcia del treno.
I sedili nelle metropolitane e nei treni locali sono lungo i lati delle cerrozze, negli altri casi li girano in modo da lasciar sedere i passeggeri sempre nel senso di marcia.
La cortesia portata all’eccesso. 🙂
t’è piaciuta la città? io me ne sono stato a tenere compagnia alla mia piccola bella con la varicella….hai mangiato bene? tutto a posto? bella gente? hai visto il ponte? e gli orti giuli? e il mare? il mare sì, no? e jacopo? jacopo ha danzato rotolando sulle parole e le ha messe nelle file ben bene e vi ha appiccicato tutti ai discorsi? e il business? e la libreria?
(basta, potevi venire, no?)
v
Vittorio!
La città non l’ho vista tanto, ma l’ho vista con gli occhi gonfi di doloroso amore dell’amante tradito: con gli occhi di Jacopo, insomma.
Mangiato bene, altroché. E ciò che mi basta per una settimana!
Business ok (ma due avvocati G. potresti trovarli a Pesaro Libri, mi sa), gente proprio carina e simpatica.
Varicella passata?
Prima o poi tu e io ci vedremo?
Ovviamente i sedili lungo i lati sono rivolti verso il corridoio della carrozza e quindi non in senso opposto alla marcia del treno.
La scena più emblematica ed inaspettata l’ho avuta all’aeroporto, al momento di prendere il treno navetta per Tokyo.
Acquisto il biglietto, numerato per treno, carrozza e posto a sedere e una volta al binario cerco di salire sul treno in partenza, che invece è quello precedente al mio. Il mio treno è in programma 15 minuti dopo. Mi sposto sulla banchina fino al segno sul marciapiede che indica dove si troverà la porta della mia carrozza una volta arrivato il treno. Il treno arriva, i viaggiatori scendono e le porte si richiudono. Mancano pochi minuti all’orario previsto per la partenza. Che mi stanno combinando?
Nelle carrozze passa velocemente un addetto alla pulizia, che ha ben poco da pulire, e subito dopo i sedili iniziano a ruotare di 180° per posizionarsi nel senso della marcia.
Le porte si riaprono e noi viaggiatori in partenza siamo potuti entrare (non salire) ed accomodare ai nostri posti numerati.
Adesso ti chiedo, hai presente il malpensa-express?
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda.
Tornato da un recente viaggio di lavoro in Giappone devo dirti che là ti sarebbe difficilmente capitato di essere seduta in senso opposto alla marcia del treno.
I sedili nelle metropolitane e nei treni locali sono lungo i lati delle cerrozze, negli altri casi li girano in modo da lasciar sedere i passeggeri sempre nel senso di marcia.
La cortesia portata all’eccesso. 🙂
Ma se sono lungo i lati, come fanno ad essere sempre indirizzati verso il senso di marcia?
Comunque i giapponesi sono incredibili.
t’è piaciuta la città? io me ne sono stato a tenere compagnia alla mia piccola bella con la varicella….hai mangiato bene? tutto a posto? bella gente? hai visto il ponte? e gli orti giuli? e il mare? il mare sì, no? e jacopo? jacopo ha danzato rotolando sulle parole e le ha messe nelle file ben bene e vi ha appiccicato tutti ai discorsi? e il business? e la libreria?
(basta, potevi venire, no?)
v
Vittorio!
La città non l’ho vista tanto, ma l’ho vista con gli occhi gonfi di doloroso amore dell’amante tradito: con gli occhi di Jacopo, insomma.
Mangiato bene, altroché. E ciò che mi basta per una settimana!
Business ok (ma due avvocati G. potresti trovarli a Pesaro Libri, mi sa), gente proprio carina e simpatica.
Varicella passata?
Prima o poi tu e io ci vedremo?
Un po’ in ritardo.
Ovviamente i sedili lungo i lati sono rivolti verso il corridoio della carrozza e quindi non in senso opposto alla marcia del treno.
La scena più emblematica ed inaspettata l’ho avuta all’aeroporto, al momento di prendere il treno navetta per Tokyo.
Acquisto il biglietto, numerato per treno, carrozza e posto a sedere e una volta al binario cerco di salire sul treno in partenza, che invece è quello precedente al mio. Il mio treno è in programma 15 minuti dopo. Mi sposto sulla banchina fino al segno sul marciapiede che indica dove si troverà la porta della mia carrozza una volta arrivato il treno. Il treno arriva, i viaggiatori scendono e le porte si richiudono. Mancano pochi minuti all’orario previsto per la partenza. Che mi stanno combinando?
Nelle carrozze passa velocemente un addetto alla pulizia, che ha ben poco da pulire, e subito dopo i sedili iniziano a ruotare di 180° per posizionarsi nel senso della marcia.
Le porte si riaprono e noi viaggiatori in partenza siamo potuti entrare (non salire) ed accomodare ai nostri posti numerati.
Adesso ti chiedo, hai presente il malpensa-express?