Oggi mi sono state dette tante cose, e tante ne ho dette io.
La frase più bella che ho sentito è questa: «Bisogna preservare il proprio cuore dagli irresoluti».
È così intensa che sembra Qoelet.
È vero. Però se non ci si corrisponde più, se non ci si piace più, se non ci si trova più a proprio agio nei propri panni, si può sempre provare a misurarsi con altre parti di sé, no?
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda.
Bella. Dura preservarlo quando possessore del cuore e irresoluto coincidono.
È vero. Però se non ci si corrisponde più, se non ci si piace più, se non ci si trova più a proprio agio nei propri panni, si può sempre provare a misurarsi con altre parti di sé, no?