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sting, sakineh e le oltre 80 star
«Per far tacere gli appelli hanno illuso il mondo».
È Repubblica.it, qui.
È Repubblica.it che parla di Sakineh e dell’appello che «oltre 80 star di Hollywood, e non solo» hanno lanciato dalle pagine del britannico Times.
Siamo a questo: Ahmadinejad e i suoi portano la donna a casa sua e le fanno girare un documentario per «illudere il mondo» e «far tacere gli appelli».
Due cose.
L’«illusione del mondo» è durata il tempo necessario – immagino – a verificare la notizia, cioè lo spazio di una notte.
Può seriamente qualcuno ritenere che una notte di «illusione» basti a far tacere per sempre sull’argomento Sting, Saviano e Robert Redford?
Su, andiamo.
Che satanici strateghi, questi iraniani.
Ah.
Ripeto:
a) sono contraria alla pena di morte, comunque e sempre;
b) trovo inconcepibile che una donna possa venire lapidata per avere tradito il marito (o per qualunque altro motivo, in realtà; ma questo del tradimento è un motivo particolarmente sessista).
Benissimo, che la fama venga usata per buone cause.
Però a me sembra un po’ l’omologo civile della beneficenza.
Chi può dirne male? Nessuno.
Ma con la politica, e con l’effettiva condivisione di un percorso politico, non ha niente a che vedere.
A diral tutta, non riesco a dire bene della beneficenza. Non ho nulla contro i sentimenti, ovviamente se sinceri, della generosità e dell’altruismo. Mi fa piacere che nella mia scuola si possano comprare i presepi e che i soldi vadano all’associazione che si occupa delle adozioni a distanza.
Ma non nascondo il disprezzo nei confronti di tutti quegli aristocratici ( borghesi benestanti europei ) che raccontano ai miei, nelle loro conversazioni da divano, sia di come partecipano agli incontri per i bambini africani sia delle vacanze natalizie che faranno sulle spiagge brasiliane. Questa sinistra ricca intellettuale generosa rappresenta il massimo trionfo del capitalismo schiavista odierno. Questo pianeta iniquo vive di di economia coloniale e di sms munifici. Votiamo quelli che cementificano e andiamo in bicicletta per rispettare l’ambiente. La foglia di fico della carità ci permette di non pensare alle vere cause e ci illude che il problema possa essere tradotto in termini individuali. Quando vedo la gnocca svedese che su raitre, negli spazi pubblicitari interni alla trasmissione di Fazio, dice che ogni tre secondi muore un bimmbo e che noi spettatori dobbiamo pensarci, in quel momento, cerco la pistola. Che Bill Gates, Soros e Zuckerberg spendano miliardi in beneficenza mi fa ancora più incazzare; si tangano briciole e pietà in tasca. L’ansia di compensazione genera mostri di compassione. Il senso di colpa diventa spettacolo.
Sì.
Sì.
Sì.