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zaia, eccheddiamine
Zaia ha parlato.
E ha detto grazie ai giornalisti – cito l’Ansa –
perché senza il vostro lavoro l’alluvione per l’Italia non sarebbe mai esistita.
La frase rientra nel catalogo delle lamentazioni (nel periodo risultano esserci state alluvioni nel salernitano, nello spezzino e in Toscana, e agli atti non è stato registrato analogo vittimismo), e vabbè, fin qui ci siamo.
Ma mi interessa dire un’altra cosa.
Vorrei sapere chi se non i giornalisti, secondo Zaia, è deputato a far conoscere alle persone quel che accade.
E se coloro per mezzo dei quali un evento diventa una notizia sono loro soli, come può poi Zaia lamentarsi che dell’alluvione non si sia saputo niente, visto che ringrazia gli unici che – deputati a diffondere la notizia – l’hanno fatto?
Misteri.
mah, a meno che non intendesse ritenervene responsabili…
Nel senso che abbiamo provocato i santi numi?
infatti. d’altronde non mi stupirei di scoprire che i legaioli come scienza meteorologica aiano rimasti ai celti e alle interiora dei volatili. figurati poi nella gestione dell’informazione.
secondo me Zaia divide i buoni giornalisti dai cattivi, però non lo dice, così lascia intendere che ci siano buoni o cattivi e, non dicendo bene a chi si riferisca, non fa che aumentare il senso di malumore amarezza lagnosità e buuu buuu e gneeee gneeee. Il lamento contro il tempo/non fa pioggia e neanche vento/se gioisce il giornalista/là nemmen nuvole in vista!
v