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test antidroga ai pedoni…
Ad Arzignano, in provincia di Vicenza, il sindaco ha firmato un’ordinanza che prevede la possibilità di sottoporre a test antidroga anche i pedoni.
Ovviamente, secondo il sindaco di Verona il testo è «efficace e ben scritto».
Commovente – vedi qui – la reazione dell’opposizione: «Arzignano sta diventando la città dei divieti», commenta Lorella Peretti. «L’ordinanza va bene, ma è monca se non accompagnata da un lavoro educativo».
Monca.
Se.
Non.
Accompagnata.
Da.
Un.
Lavoro.
Educativo.
Non so se mi spiego.
in miniera.
loro, però.
en masse.
propongo anch’ioun’ordinanza: la possibilita’ di fare il test del palloncino ad amministratori locali di tal fatta
tsunami di sensi e significati, che vanno a schiantarsi tutti in un blup blup di un water che scarica…
comunque ci sto, andiamo a prendere capelli ai passanti, li analizziamo, nel frattempo facciamo fare loro qualche attività, verifichiamo il droghismo, se non c’è regaliamo loro il palloncino che gli abbiamo insegnato a modellare, se c’è invece facciamo loro un colloquio appartato in un angolo e gli facciamo compilare un bilancio di competenze. al termine, questionario di gradimento e via, tutti affanculo.
v
Giuto, Vittorio: coniughiamo il più sano aziendalismo con la gestione della salute e dell’ordine pubblico.
Certamente, il controllo antidroga ai pedoni, ma anche ai pubblici amministratori. Ma soprattutto il test del palloncino prima che si riuniscano per la stesura delle ordinanze ed il TSO subito dopo.
Su un altro piano di discorso, ammesso e non concesso che si possa fermare qualcuno per strada e obbligarlo al test antidroga, una volta che questo venisse trovato “pippato”, “fumato” oppure ubriaco fradicio cosa ne consegue? Non essendo (ancora) nessuno di questi stati reato in se che ci fanno con questa idiozia?
Ti tranquillizzano, no?
Ti dicono «visto quanta merda ho raccolto dal selciato?».