Tags
Related Posts
Share This
una lunga passeggiata
A piedi da Krana a Lindos, su e giù, stasera.
I muscoli sono appesantiti di quella dolenzia che rende fieri di sé e della propria resistenza fisica.
Abbiamo visto la spiaggia di San Paolo, che per la verità nessuno chiama in greco, ma è diventata Saint Paul perché la chiesetta bianca che le sta vicino è diventata il luogo dove le coppie inglesi vengono a sposarsi.
La spiaggia è bella, ma c’erano pagine del Sun dappertutto, e il fortissimo vento di quest’isola le faceva galleggiare nel mare.
C’erano lattine, bottigliette, petali di rosa gettati addosso alle spose, foglie.
Una coppia di sposi risaliva dalla chiesa a piedi preceduta da un fisarmonicista.
Ah, dici a te stesso: vedi che bella tradizione.
Poi vedi la seconda coppia, lei con le braccia a braciolone e lui con una giacchetta grigio perla lunga fino a metà coscia.
E vedi che insieme a loro ci sono una hostess con camiciola manica corta e targhetta di riconoscimento e steward corpulento con uguale camicia e uguale targhetta.
Niente tradizione.
Matrimonificio simil-romantico per ragazzi in cerca di merletti e sogni esotici.
È sempre difficile capire cosa resti del «senso» di un posto, quando in quel posto transita mezzo mondo, ciascuno con le sue aspettative, e ciascuno desideroso di acquistare nei negozietti un pezzetto di quella patetica tipicità made in Taiwan.
I muli, forse.
Restano i muli.
E degli scooter col manubrio tenuto insieme con lo scotch.
E non so cos’altro.
Domani andrò a chiedere notizie su un santuarietto che visitai nel 1983.
Mi interessa; nasconde una storia da raccontare.
Gli inglesi di questa struttura dove alloggiamo – casine bianche in the middle of nowhere, ma si vede il mare e anche l’Acropoli di Lindos – sono ben più rumorosi e birracondi di giorno, sembrerebbe.
Forse son tutti in paese, adesso.
“birracondo” ci piace come aggettivo.
in grecia mi ricordo un mulo, poveretto , legato ad un palo sotto il sole cocente, la corda cortissima, praticamente non si poteva muovere. SOno sceso dalla macchina, mi sono guardato intorno, ho tagliato la corda che lo teneva prigioniero e sono andato via di corsa. Ho sperato che il mulo scappasse via… sono ripassato dallo stesso punto al ritorno, qualche ora dopo… il mulo era legato come prima….
ciao Fede!
Alessandro Lunetta
Che bel ricordo, Alex.
Non per il mulo, intendo.
Però mi pare una storia che ha una sua schifosa morale.