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missing julia, meeting catherine and rosie (and myself)
Domani andiamo a Dublino.
Venerdì Catherine Dunne presenterà il suo nuovo romanzo, Missing Julia, all’Irish Writers’ Centre (i maschi di casa andranno a vedere una persona a Limerick).
E poi ci sono i nuovi arrivi di Rococo e di Avoca; il tè da prendere dalla Queen of Tarts; l’incontro al Cafè en Seine con Beccy, la ragazza australiana che l’anno scorso era l’insegnante di inglese di Giovanni; la comperata di libri; forse una cenetta da Dunne e Crescenzi.
C’è Chanel n° 22 da Brown Thomas, un’occhiata da dare al negozio Ecco…
E c’è la carissima Rosemary da rivedere! Lei col suo nipotino Jack, minuscolo treenne nato piccolo come un topolino e ora delizioso scoiattolino sempre sorridente.
Staremo da lei, e io ancora non posso credere che lei sia stata così carina con me.
Vivo in un posto in cui la volgarità e la ferocia sono così ben rappresentate (stamattina un vecchio che guidava in senso vietato se l’è presa con l’incolpevole Marco facendogli gestacci e dicendo ogni turpitudine), che ogni gentilezza verso di me mi pare un prodigio.
Ha un effetto positivo perfino sulla mia percezione di me: mi fa sentire come una che, finalmente, merita un po’ di morbidezza anche fuori di casa.
Farò la spesa da Fallon&Byrne e le preparerò qualcosa di buono da mangiare.
Che bello.
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