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io tarzan tu jane
Giulio Mozzi cita oggi una delle affermazioni che Zaia pubblica sul suo blog, e la commenta focalizzandosi sul tema dell’egoismo citato dal presidente della giunta regionale veneta.
L’affermazione è questa (ma che belli che sono: vogliono tenere insieme tutto: adesso anche Rosmini, così c’è anche tutt’una bella aura culturale).
[…] Oggi di non rispettoso ed egoistico, c’è il fatto incontestabile che tre, quattro regioni pagano il conto per tutte le altre […]
A parte la questione dell’«oggi» (ieri era diverso? E se sì, cosa l’ha fatto cambiare? E fino a quando era diverso? Dieci anni? Venti? Sette?), a me pare di poter dire questo.
A casa mia due persone – Marco e io – pagano il conto per tutti gli altri.
Si sapeva fin dall’inizio che andava così.
L’unica vera cosa che giorno dopo giorno ci riconfermiamo è che vogliamo rimanere insieme perché ci piac(c)iamo e ci interessa stare insieme.
Zaia, come un’infinità di altri chiamiamoli esegeti, confonde secondo me la causa con l’effetto.
Chiamare federalismo ciò che, su queste basi «competitive» è invece un’effettiva separazione su base ideologica (e chissà quando pure con effetti geografico/politici), è simile a dire «ti lascio perché con te mi sento solo» (per dirne una) a una donna che si sta lasciando per un’altra molto giovane da cui s’immagina di poter ricevere conferme sulla propria prorompente virilità.
E poi, questa cosa che nessuno si alza per dire «ma che diavolo stai dicendo? Ma su che diavolo di basi parli?» quando qualcuno parla di regioni che mangiano alle spalle di altre…
Ormai la vulgata è penetrata nel sottobosco dei pensieri. Nessuno contesta.
È l’ideologia vincente. Per discutere si parte da lì.
Complessità zero, contestualizzazione zero, Rosmini e padri del federalismo cattolico a parte, ovvio.
Io Tarzan tu Jane.
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