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gianna, il sesso, i figli e la natura
Su Gianna Nannini e la sua gravidanza, due parole ben centrate sull’argomento specioso della «naturalità»:
Cosa dovremmo fare, noi donne e uomini del XXI secolo, nei 45 anni che nel frattempo abbiamo guadagnato rispetto ad Adamo ed Eva e ai nostri bisnonni, se non sperimentare “nuove naturalità”?
Il testo integrale di Gennaro Carotenuto è qui.
ok sono d’accordo che una donna può fare quello che vuole con i 45 anni guadagnati, però come dicono i simpsons, “i bambini, nessuno pensa ai bambini?”.
nel senso che, a quanto mi risulta, in una gravidanza coesistono due soggetti: madre e figlio (non parlo del padre non per maschilismo, ma perché a quanto pare nel caso di gianna nannini il padre è ininfluente). e se io fossi figlio di una 54enne non so se sarei tanto contento. che rapporto potrei averci? vabbé, ma gianna nannini è rock e quindi ggiovane per definizione (probabilmente è più giovane lei a 54 anni di un vero giovane di 20) e comunque c’ha un sacco di soldi, a palate, a vagonate, a montagnate, quindi si supera qualsiasi problema (anche perché, diciamocelo onestamente, se gianna nannini avesse 24, 34 o 44 anni non cambierebbe nulla: il pargolo sarebbe destinato comunque a vedere molto di più una nanny, o baby sitter, o balia, o governatnte, come cavolo volete chiamarla, della mamma canterina sempre in giro per il mondo a far turné). e chissenefrega se quando avrò 18 anni mia mamma ne avrà 72 (settantadue!!!) anni. basta che mi compri la macchina figa e tutti gli scompensi affettivi passano in un baleno.
l’obiezione più immediata è che questo discorso è gravemente discriminatorio e sessista, dappoiché da che mondo e mondo i maschi hanno avuto figli a tutte le età (chaplin, che a settant’anni sfornava ancora eredi, disse più o meno che non era un problema per lui avere dei figli, il problema era riuscire a tenerli in braccio…).
se le donne non avevano la stessa possibilità prima era per un limite puramente arbitrario dovuto a peggiori condizioni di vita che le facevano raggiungere la menopausa più precocemente, e ovviamente per la mancanza di conoscenze scientifiche e mediche.
con tutto ciò, rimane la mia superficiale impressione di maschio sciovinista, e cioè che non so, avere una mamma di settant’anni che mi viene a prendere al liceo, mi farebbe un po’ strano.
Se al liceo non te ne vai a casa da solo, ti vedo malino, eh.
Io penso che chiunque abbia il diritto di decidere per sé. Punto. Qualunque figlio paga le conseguenze dei genitori che ha, indipendentemente dalla loro età.
Perché nessuno pensa ai bambini lo dice Helen Lovejoy, moglie del Reverendo Lovejoy, nell’episodio “Homer contro il 18° emendamento”, Ottava stagione.
Una delle puntate più belle.
Tral’altro l’episodio comincia con la festa di San Patrizio a Springfield.
Ma sai che non ho mai visto i Simpson?
http://rapidshare.com/files/24748410/I_Simpson_-_08x18_-_Homer_contro_il_diciottesimo_emendamento__4F15_.rm
il link dove puoi scaricare la puntata. L’ho cercata in streaming ma su molti siti non si trova più. Comunque io sono malato di Simpson, del tipo che di punto in bianco mi tornano in mente gli episodi, le battute, poi rido come uno scemo.
😉
Grazie, andrò a vedere il link.