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a facebook sono impazziti
Clicca sulla foto per allargarla.
Non vado su Facebook da giorni e giorni.
E se ci vado, ci sto il tempo necessario a rispondere a un messaggio la cui esistenza mi è stata notificata via mail.
Poco fa volevo mandare un messaggio a un amico, ma – dopo aver cliccato su «invia» – una finestrella mi ha avvisato che uno o più indirizzi mail erano scorretti.
Il rilievo è francamente incomprensibile, perché io ero semplicemente andata sulla bacheca del mio amico e avevo cliccato su «invia un messaggio a …».
Non avevo digitato alcun indirizzo, intendo.
Era Facebook che s’era fatto tutta una sua storia.
Ho provato comunque tre volte a inviare il mio messaggio, pensando che il problema fosse in un qualche baco di Facebook.
E invece, ecco che Facebook si scatena e mi intima – finestrella in campo rosso: allrame, massimo allarme, sirene che suonano, poliziotti che preparano la pistola – di fermarmi, perché sono una stalker: la mia facoltà di inviare messaggi è stata disattivata, e devo stare contenta se non mi disattivano l’account.
Ma scusate, bella gente: se il vostro sistema di messaggistica non funziona io cosa c’entro? Che colpa ne ho?
Vi siete bevuti il cervello?
Non credo che leggerò mai libri scritti da chi non conosce la grammatica; nel suo indice Lei cita Cinzia Guidetti omonima di una sua personaggia. Complimenti !
Barone di Apsias
Barone caro, legga un po’ quel che Le pare.
Complimenti a lei per il piacevole commento.
che figata! 😀
scusa il commento poco sofisticato ma è la reazione spontanea a questa nuova cazzata di facebook che di certo non fermerà gli stalker veri ma servirà solo a creare problemi a persone normali…dici che è stata inventata da un italiano?
Potrebbe!
😉
Ciao, ninfa!
Diversamente, inserire uno spazio prima del punto esclamativo è norma de’ baroni.
Complimenti !
^_^
Non c’è più l’aristocrazia di una volta…
;-))
Update: posso ricominciare a tormentare gli amici di Facebook.
Mi hanno riattivato la funzione di messaggeria.
E non ho neanche dovuto dire tre pater ave e gloria.