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talenti, testimonial e meloni
C’è una cosa che si chiama Tnt, ed è una specie di «Amici» fatto dal ministero della gioventù (mio dio che denominazione ha scelto Giorgia Meloni).
Il sito è qui, e parla di un «festival dei giovani talenti».
Sono andata a guardare i curricula di alcuni dei «testimonial» dell’intrapresa, e va detto che l’idea di mondo che in qualche caso ne risulta sottesa mi sembra francamente agghiacciante, puntata com’è sulla vacua retorica – a volte fuori misura – del «vincente».
Non è questo, però, che mi colpisce.
E nemmeno mi urta troppo quel che si legge qui, alla pagina che dovrebbe chiarire le cose: generico, insensato (ma come? Fai un festival di talenti e dici che lo fai «per offrire ad ogni partecipante l’opportunità di scoprire il proprio talento»? Stai dicendo che non è nemmeno necessario avere già preventivamente individuato un proprio talento?) e con piccole sbavature grammaticali (come «essere coinvolti in prima persona allo svolgimento del festival»).
No. Quel che mi colpisce – e quanto – è questo: il ministero ha già individuato i «testimonial» ma se si cerca di capire da chi sia composto il «comitato scientifico» – qui – si trova una pagina vuota, in allestimento.
Indipendentemente dal valore che poi potrà avere questo Tnt, che magari sarà fantastico, a me pare che questa cosa di prima il testimonial e poi il comitato scientifico sia uno splendido segno di questi tempi dannati.
Mica conta il senso di quel che si fa.
Conta l’aura che a quel che si fa si riesce a dare.
I fatti sono una subordinata.
Conta la fuffa, il packaging.
Conta il personaggio, il «traino» che un «personaggio» si ritiene possa dare.
È tremendamente sconsolante.
il festival dei tamburoni, percossi a tempo e svuotati di peso.
peccato che quando io ero giovane non c’era di queste cose!
quanto talento ho sprecato nel vento!
però secondo me Federica te, cerca qui cerca là, trova questo trova quello, specchiati nel giornalismo e spremiti nel giornalismo, eh te ti fai venire le dermatiti nell’anima! Mi raccomando eh! non farti intrappolare i tendini ed i nervi e le guance per i sorrisi, sempre!
prendi le robe per il collo, come sai fare, e ridigli in faccia!!
v
Hai ragione. È il tema del momento, per me e la mia vita.
Aperta la home page compare una fila di sagome, di cui soltanto una risulta essere colorata. Colore e sagoma variano in modo casuale, vengono associate a un nome, a un’età, a una professione. Ora vedo un Fabrizio, 32 anni, impiegato. Cioè a parte il nome, puramente convenzionale, sono l’età anagrafica e la funzione svolta nella società organizzata le coordinate identitarie. La sagoma ha un’età; una funzione; un nome. E’ focalizzandosi su questi piccoli dettagli (segni di un’ideologia metabolizzata, poco visibile e onnipervasiva) che viene un certo rigurgito. Mi pare tu faccia bene questo genere di lavoro chirurgico sui testi. Credo che tutti i chirurghi (anche quelli testuali) debbano avere stomaco!
Saluti.
Leggiti un po’ di cv dei «testimonial», se ti va.
Non so se ho stomaco, onestamente.
Mi piacerebbe anestetizzarmi a questo tipo di sensiblità. Mi dà fastidio.
E se è la prima volta che passi di qua (non me lo ricordo, scusami: sto rimbambendo piuttosto velocemente), benvenuto.
E’ che ora sono medusato dalla lettura del cv del ministro Carfagna (corsi di recitazione, pianoforte, giurisprudenza per giunta e nientemeno che una tesi di laurea in: Diritto dell’informazione e sistema radiotelevisivo – come dire un destino già segnato) la quale ieri si è -pubblicamente- pentita (da buona cattolica, ma si confesserà anche per questo?) di avere discriminato gli omosessuali per 2 anni e 9 giorni, il tempo intercorso dall’inizio del mandato di ministro delle pari opportunità, i quali sono in pratica la minoranza su base non razziale che meno gode delle pari opportunità, oggi.
Ecco un vero giovane talento.
(Grazie, ricevere il benvenuto due volte è sicuramente meglio che una volta sola, colpa mia che non ho inserito il cognome. Ciao!)
Benvenuto, Davide!!!
(La terza è ancora meglio?)
😉