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giornalismo scaleno
Il Corriere riprende qui la storia della donna di 72 anni che, in Nuova Zelanda, s’è innamorata – corrisposta – del nipote ventiseienne, figlio della figlia che, ora morta, lei fu costretta dai genitori a dare in adozione.
I due – che per la prima volta si sono visti qualche anno fa e mai prima s’erano conosciuti – hanno acquistato, viene spiegato, gli ovociti di una donatrice, hanno ottenuto che venissero fecondati dallo sperma di lui, che si chiama Phil, e hanno individuato una donna che ha dato loro il suo utero in affitto.
Il Corriere, in un pezzo firmato che sembrerebbe la traduzione compendiata di un unico pezzo del neozelandese «New Idea» peraltro indicato come link, dice:
Quando (Phil) compie 18 anni, sua madre Lynette gli dà due notizie sconvolgenti: la prima è che lei è stata adottata quando era ancora in fasce. La seconda è che ha un tumore al cervello. Il giovane Phil è sconvolto e sta vicino alla mamma per tutto il tempo della malattia. Ma tenta di rintracciare la nonna affinché Lynette possa rivedere almeno un’altra volta il volto della madre prima di morire. Tuttavia Lynette muore prima che Phil riesca a rintracciare la nonna.
Il giornale neozelandese linkato dal Corriere come fonte della storia dice:
Phil nursed his mum for six months before she died. It was then he decided to track down his grandmother. It took three years before he found an address for Pearl and wrote to her.
Cioè, più o meno, che Phil assisté la madre per i sei mesi che le ci vollero a morire, e che fu allora che egli decise di rintracciare la nonna. Ma gli occorsero tre anni prima di trovare l’indirizzo di nonna Pearl e di poterle scrivere una lettera.
Diverso, no?
Sembrerebbe che a Phil non sia affatto venuto in mente di cercare la nonna affinché la madre potesse «rivedere almeno un’altra volta il volto della madre prima di morire». Quella del Corriere parrebbe una versione appena un po’ soap-operizzata, insomma.
Il Corriere scrive nell’occhiello:
Lei 72 anni, lui 26: «Facciamo l’amore tre volte alla settimana».
Nel pezzo italiano non c’è la minima traccia di questa notizia.
New Idea dice:
«We make love three times a week. We can’t keep our hands off each other».
Cioè: «Facciamo l’amore tre volte la settimana, non riusciamo a non metterci le mani addosso».
Nell’originale c’è; nella copia no.
Il Corriere – riferendosi alla sera in cui i due diventarono amanti, quando lei lo fece entrare in camera e lo baciò, aspettandosi un rifiuto che invece non ci fu – scrive:
Il ventiseienne conferma: «Volevo baciarla ancora. Ero completamente sedotto da lei. Oggi amo Pearl con tutto il mio cuore. Sono sempre stato attratto da donne più anziane di me e credo che Pearl sia davvero una donna unica. Ora desidero diventare padre e non voglio aspettare».
Ecco cosa c’è scritto sul New Idea:
«I wanted to kiss her there and then», he says. (…) «I love Pearl with all my heart. I’ve always been attracted to older women and I think Pearl is gorgeous. Now I’m going to be a dad and I can’t wait».
Cioè: «Avevo voglia di baciarla, in quel preciso istante», dice lui. E. molte righe dopo: «Amo Pearl con tutto il cuore. Sono sempre stato attratto da donne più vecchie di me, e penso che Pearl sia magnifica. Ora sto per diventare padre e non vedo l’ora».
Non «desidero», ma «sto per» («to be going to»).
E non «non posso aspettare», ma «I can’t wait», ovvero «non vedo l’ora».
Tradurre è un’arte, la creatività va sempre apprezzata, un po’ di colore e… OK! lasciamo perdere.