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mazinga a belluno, indaga la digos
A BELLUNO SPUNTANO MAXI-CARTONATI MAZINGA ZETA, INDAGA DIGOS
(ANSA) – BELLUNO, 26 APR – La Digos della Questura di Belluno sta indagando su uno strano ritrovamento effettuato la scorsa notte in città dall’equipaggio di una volante: sei grandi sagome di truciolato, di un metro e 70 d’altezza per un metro di larghezza, raffiguranti un robot simile a quello dei cartoni di
Mazinga Zeta. Al centro delle sagome era dipinta con colore rosso la lettera M in stampatello. Dietro ogni pannello erano fissati due passanti in ferro, per poter vincolare le sagome – ritengono gli investigatori – a recinzioni di luoghi ben visibili del centro città.
Secondo la questura, il numero degli esemplari ritrovati e la grandezza dei pannelli potrebbe aver avuto per gli autori del tentato happening una «sicura simbologia». Alla polizia ora il compito di capire chi volesse, e per quali scopi, far apparire tanti Mazinga Zeta a Belluno.
Mi sento di dargli una mano. Ecco chi potrebbero chiamare per coordinare le indagini: http://en.wikipedia.org/wiki/Inspector_Clouseau
Certo.
Come no.
Lui di «sicure simbologie» sa un casino di cose.
in Veneto siete avanti!
anche se l’incertezza sulla sua identità (simili a Mazinga zeta) ci lascia quel dubbio (non è che magari è un Mazinga zeta negro??) che potrebbe mettere in crisi la nostra infanzia.
Persi nell’incapacità di poter valutare di persona (avrei un amico nella Digos comunque….), ci rassegnamo all’insicurezza e poi non si vengano a lamentare se non votiamo più, se il grandefratello è alla decima, se ci depiliamo con cura le sopracciglia, se riusciamo a specchiarci soltanto nei retrovisori dei suv. Senza chiarezza, la vita è soltanto un frammento di universo, rispetto a cui dubitanti Mazinga zeta non possono farci più nulla!!
(e se fosse Mazinga Zaia???)
vittorio
Certo, magari lo facciamo anche aiutare da Cato. O forse non ce n’è bisogno.
Nel Veneto siamo così avanti che ieri ho visto una suora specchiarsi in una vetrina.
dici che loro non devono? non so, non sono esperto di queste cose
In teoria, Piero, le suore avrebbero bandito vanità e frivolezza.
Però io sono assai meno esperta di te, e se le suore cominciano a guardarsi in specchi e vetrine a me fa piacere, perché è come se il loro orizzonte si allargasse, non so.
La “sicura simbologia” era semplicemente una trovata di una band locale… Purtroppo Belluno è una città così tranquilla che anche queste stupidaggini incutono timore…
Qui spiega tutto:
http://corrierealpi.gelocal.it/dettaglio/belluno-invasa-dai-mazinga:-indaga-la-digos-ma-e-la-trovata-di-una-band-musicale/1962586
Ciao, Simone.
Sì, un’amica di Belluno me l’aveva scritto su Facebook, ma pensa che stamattina i quotidiani locali – che riportavano pari pari l’agenzia di stampa, perlomeno nella versione online – parlavano uno di «giallo del manga» (!!!) e un altro di «simbolismi misteriosi»…
Già, Mazinga Zaia e il giallo del manga.
C’è da lavorarci su.
Checculo che il nome del loro gruppo comincia con la M e non con la S.
Mi immagino solo le litanie che i soliti G, C, B e C ci avrebbero appioppato.
O forse sarebbe stato divertente vederli sput…..e.