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conviene un compagno emotivamente freddo
Non solo, come invece sostenevano benché appena dubbiosamente le agenzie, questa donna non era una prostituta dell’est europeo, magari una escort d’altro (che refuso interessante: è «alto»!) bordo, come diceva l’Ansa, imbeccata da chissà quale fonte zelante.
Adesso scopriamo che è stata uccisa «per passione».
Intendono dire che l’uomo che l’ha ammazzata aveva una passione per l’omicidio?
io vengo da un mondo diverso dal giornalismo. La notiziola per come la riporti nel riquadro, se fosse nel mio mondo, mi farebbe dire che della donna poi non è che importi molto, e della sua morte soprattutto, visto che è tutto uno sfuggire via….e il volontariato e la villa di Clooney e l’altro morto trovato…come se la morte violenta, in sè, priva di orpelli (particolari carichi di significati completamente estranei al fatto in sè, che hanno senso perchè giustapposti e giustapponibili al fatto, ma al di fuori di ogni principio di causalità…), venga ritenuta ‘incapace’ di arrivare al lettore, di essere compresa, di essere ascoltata. Magari adesso esagero. Però mi fa sempre questo effetto, come se non si riuscissa a stare sulla notizia, sulla sua brutale realtà (e dille due parole su sta ‘passione’ che metti nel titolo, accidenti!! passione per il volontariato? per clooney? per i morti? ….), sulla sequenza lucida dei gesti, sui pregiudizi che di solito scattano (e sì che ‘prostituta dell’est’ è il primo nome che si da a qualsiasi donna si trovi morta, priva di documenti e di parenti che la cerchino…)…però esagero, dai.
ciao Federica del mondo del giornalismo!!
Vicino alla villa di Cloney… forse la Gelmini ha ragione circa la geografia.
…lo ‘o’ la aggiungiamo a posteriori
mi trovo d’accordo con quello che scrive Vittorio.
http://www.legnoartigiano.com/VALIGIABLU01.pdf
in basso c’è un articolo della Zucconi che tratta la stessa cosa.
Sembra siate sula stessa lunghezza d’onda. 🙂
Grazie per la segnalazione, Archinauta.
«Riprendiamoci le nostre parole e non usiamo quelle degli altri» è una cosa che ho scritto qui piuttosto spesso, in effetti.
Ma la gente continua – ahimé – a «scendere in campo», a «cercare la quadra» e ad accreditare l’esistenza di «delitti passionali».