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anche gambadilegno ha le ore contate
Da qui, che poi sarebbe il Corriere.it.
Parla Berlusconi.
Il nostro prossimo obiettivo è sconfiggere entro i prossimi tre anni la mafia, la camorra e la ‘ndragheta.
D’altra parte, come ricordavo recentemente in questo post, non fu proprio Saviano – qui, su Panorama – a dire che Maroni è uno dei più grandi ministri dell’Interno quanto a tenacia contro le mafie?
Ma Saviano dice anche che questo governo si guarda bene dal toccare gli ingranaggi dell’economia criminale. l’ordine pubblico è spettacolare, quindi elettorale. Il cemento è patria, anche qui al nord.
Saviano fa di più che semplicemente tributare onori a Maroni. Arriva al punto di sostenere che ci sia una via «metodologica» per l’annientamento della mafia: dice che – attenzione – «dobbiamo agire in modo che davvero divenga più conveniente fare impresa lontano da ogni collusione. Essere antimafioso deve portare un profitto. Soltanto così sconfiggeremo le alleanze trasversali con i clan. Quindi no, non saranno i ricchi a salvare il Sud; ma la Confindustria può fare più di un esercito di volontari, missionari e associazioni. Questo è certo».
A parte la semplificazione, a parte l’assurda idea che ci sia un «metodo», un qualunque metodo, in grado di risolvere per via tecnica ciò che secoli di connivenza politica e istituzionale non sono stati in grado forse nemmeno di affrontare seriamente, altro che risolvere, a me sembra sensazionale che la lettura dei fenomeni sia così piatta, fragile, poco argomentata.
Maroni è bravo, oh yeah, ma questo governo non ha la priorità antimafia.
Certo: se organizzassimo un sistema di disincentivi, allora sì che i mafiosi sarebbero di meno, e sceglierebbero – poniamo – di fare gli insegnanti di algebra invece che i picciotti; e poi, l’unico che può far qualcosa, insieme alla Confindustria (come dimenticarla?) è Maroni!
Ma per favore…
Fatico a seguirti.
1 Se non si combatte con metodo si combatte senza metodo?
2 L’idea che la lotta alla mafia possa diventare anche UTILE è filogovernativa?
3 Conosci altri ministri che hanno fatto arrestare di più di Maroni?
4 Saviano non dice che Mroni sia l’unico a poter agire; tutt’altro. Dice che questo governo fa poco per attaccare le radici dell’economia criminale. VErissimo, no?
Il fraintendimento, sarò onesta, mi pare strano.
Comunque.
1. Battere la mafia non è una questione di metodo; è questione di contenuti, di alleanze, di politica e di strategie.
Che ci voglia un metodo è ovvio, così come ci vuol metodo per fare qualunque anche minima cosa nella vita: dalla passeggiata (lavarsi, sistemarsi, vestirsi adeguatamente alla temperatura…) in avanti.
Io non ho detto che NON ci vuole metodo.
Ho solo detto che il metodo non basta.
Il metodo non basta MAI ad alcunché.
2. Non mi interessa che un’idea possa essere filogovernativa oppure no.
Sono perfettamente in grado di decidere per conto mio se un’idea mi convince o no, indipendentemente da chi ne sia il portabandiera.
Il problema non è che io non voglia ammettere che la lotta alla mafia sia o debba diventare utile.
Il problema è che mi sembra inconcludente e ideologico pretendere di escogitare un sistema di incentivi e disincentivi tale per cui si possa ragionevolmente pensare che le persone mafiose si riconvertano professionalmente.
È un’idea meccanicista ed economicista. Come se la mafia fosse un frigo di qualità energetica B la cui rottamazione possa essere incentivata ai fini dell’acquisto di un frigo con qualità energetica A.
3. Se l’unità di misura dell’efficienza della lotta dello Stato alla mafia è il numero degli arresti, mi arrendo.
Non so, magari domenica t’è capitato di vedere Report.
Era piuttosto chiaro che – arresti o no – la politica convive con serena compostezza con la mafia.
4. «Maroni è l’unico che potrebbe fare qualcosa» l’ha detto Saviano. Non io.
Che poi dica anche che la priorità di questo governo non è l’antimafia, vabbe’.
Sì, detto così, ti capisco e condivido! Grazie della pazienza.
Figurati.
È un piacere.
Grazie a te perché passi di qua e lasci commenti.