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piccole cose pensate di notte
Piccola annotazione notturna, mentre dalla finestra chiusa arriva il rumore del motore diesel del camion-pompa per la pulizia delle strade (lo fanno perché l’acqua – dicono – schiaccia a terra le polveri sottili, diminuendo così l’inquinamento; ma a parte il fatto che piove da due giorni, il motore diesel produce polveri sottili di per sé!).
Sono appena tornata dal lavoro, è l’una e dieci di notte, e sto pensando a quante persone disperate e assurde ci sono sulla faccia della terra; schiavi di farmaci, di indicatori anche approssimativi di consenso; schiavi di quella speciale smisurata ipertrofia dell’ego che in genere si abbina molto bene con la consapevolezza/terrore – che pure hanno – di essere merde.
Schiavi del bisogno di essere riconosciuti almeno come esseri sessualmente appetibili, uomini e donne, e perciò aggressivi, ostinati, insistenti.
Non so.
Vedo così tante persone disperate, e per questo pericolose, da esserne a volte spaventata.
E’ vero! E’ pieno di gente aggressiva, la vendita di psicofarmaci è diventata una delle maggiori fonti di guadagno in occidente. E’ spaventoso.
A me fa paura, sì.
Baci.