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al papa non piace la realtà
++ PAPA: MASS MEDIA CI ABITUANO AL MALE E CI INTOSSICANO ++
(ANSA) – ROMA, 8 DIC -Attraverso i mass media «il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci».
Giusto. Per una volta sono d’accordo con lui.
Ha ragione.
Propongo la chiusura di tutti i giornali.
Nella misura in cui ciò sarà possibile, propongo anche la chiusura della realtà.
La mettiamo in grandi contenitori sigillati e la sotterriamo.
Così poi saremo tutti meno intossicati, più sensibili e più felici.
Postilla con domanda insignificante.
Ma perché anche quando dice cose che teoricamente potrei condividere – è il caso, per esempio, delle sue parole sugli «invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina sui teleschermi e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione» – quest’uomo riesce sempre a guardare al mondo da un punto di vista che mi repelle, che mi è estraneo?
…Perché sei intossicata dalla realtà….
perdonami ma non concordo, se c’è una cosa cui è attaccato è proprio la realtà, e se c’è proprio una cosa che spesso troppo spesso nei media non c’è è la realtà.
credo che il suo intervento fosse volto a dire che abituarsi al sensazionalismo della carne sbudellata non è la realtà, è una sua parte, quella spettacolare, quella che fa sensazione… per un po’. Poi però inizi a fregartene pure di quella.
Allora i media che aderiscono alla realtà ti raccontano tutta la realtà non solo il suo aspetto sensazionalistico.
Ma secondo te, Eleas, io cos’ho scritto?
Non ho scritto che «anche quando dice cose che tecnicamente potrei condividere quest’uomo riesce sempre a guardare al mondo da un punto di vista che mi repelle, che mi è estraneo?».
Non ho scritto che ciò che mi rende estranee le sue parole è il PUNTO DI VISTA?
Secondo te a me piacciono i media?
Ho scritto che mi piacciono i media?
no non hai scritto quello ma hai scritto che lui fugge dalla realtà, che non gli piace, invece a mio modestissimo avviso lui è uno specialista di realtà, uno che la vede molto bene e la punta come un cane da tartufi come fece nella celebre misso pro eligindo pontifice in cui disse chiaramente cosa pensava del relativismo etico contemporaneo.
Io credo (e qui riconosco il limite dell’uomo Ratzinger) che lui non sia un comunicatore, non lo è mai stato e mai lo sarà. Lui è uno studioso, ma non sa comunicare, il che però non significa che quanto dice sia avulso dal reale. Credo che se c’è uno sguardo vero sul reale oggi sia il suo. Poi spesso comunica quello sguardo con uno stile inadeguato, ma questo è un altro problema, di forma se vuoi non di conenuti
PS: il punto di vista è a mio giudizio un problema relativo. Non è che l’essenza dell’oggetto che osservi muti al mutare della prospettiva. Se i giornali fanno sensazionalismo che lo dica i papa o che lo dica pippo resta vero.
Ora, il papa non sta dicendo che non si debba tenere in considerazione l’aspetto truculento del reale, ma che esso non può assorbire da solo l’iintera attenzione.
Sarebbe parziale la visione e non reale.
Non posso competere con gli esegeti del pastore…
😉
ah ah ah 😀