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siamo i migliori (e non c’è ironia, eh)
Ci sono momenti e situazioni in cui i fenomeni risultano improvvisamente evidenti, dopo che magari sono rimasti sottotraccia per tanto tempo, anche solo perché – forse – ci siamo rifiutati di vederli, di prenderne atto.
L’immagine di questo post fotografa uno di questi momenti.
Se c’è qualcuno che ancora sospetta che i migliori non siano a Verona; se c’è qualcuno che ancora teme che ci sia un servizio, un ufficio, un ospedale migliori di quelli veronesi; se c’è qualcuno che immagina che la stampa abbia un ruolo diverso da quello di rassicurare i lettori che loro sono sempre e comunque dalla parte dei buoni, dei bravi e del belli, e gli altri – anzi: gli «altri» – che vadano al diavolo; se c’è qualcuno che pensa che avere l’estrema destra in giunta sia imbarazzante…
Be’, quel qualcuno si deve ricredere: l’eccellenza, il sublime, l’immensità, l’insuperabilità sono tutte a Verona.
A Verona si sconfigge perfino l’H1N1.
Figuriamoci cosa ci facciamo, noi, alle influenze normali.
O ai raffreddori.
E pure il bambino che porta ‘in grembo’. Certo che la semiotica è il presente.
E certo: più importante perdere il bambino che porta in grembo – tipo laptop – che perdere «lei stessa» la vita.
Non è coerente con l’idea che morula/embrione/feto siano infinitamente più importanti della donna che li porta nella pancia (pardon: in grembo)?
Pensa: «Ha rischiato di perdere il bambino che porta in grembo» e – incidentalmente, ma che vuoi che sia – «di morire lei stessa».
Ma per fortuna, pur essendo straniera, è stata salvata dall’eccellenza della sanità veronese, col che è definitivamente dimostrato che il razzismo è un’invenzione dei comunisti.
Direi che tiene, vero?
Tiene, tiene. Mhmmm c’è pure la prova che i veronesi sono buoni e superiori in una cornice di diritto divino. Ed io che pensavo che l’eccellenza di Verona fosse il pandoro.
Comunque l’aspetto stupefacente è che, assai probabilmente, quel pezzo è venuto spontaneo, mica è studiato. E’ che pensano così. Sono pochi quelli che di permettono di essere consapevoli di pensare in quel modo. Gli altri fanno.
Infatti. È un automatismo. Niente di ragionato.
Al massimo un po’ di compiacenza per strizzare l’occhiolino a chi non si sa nemmeno bene.
Ma poi ci si convince che il giornalismo è questo, che il ruolo del giornale locale è questo, che la verità è questa.
scusate non posso rispondere a questo post in quanto sto organizzando il trasloco per venire a verona non si sa mai. Conoscete alloggi in vendita? Immagino abbiate i prezzi più bassi e gli alloggi più belli no?
Cazzo c’entra?
Quella è contrattazione a LIBERO mercato!
Ma noi veronesi ti dobbiamo proprio spiegare tutto, eh?
ecco vedi siete troppo avanti voi sapete tutto, parafrasando un certa canzoncina potremmo cantare tutti in coro “meno mal che verona c’èèèèè”