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diritti al macero
In giro c’è parecchia gente che sostiene che Berlusconi e il suo governo non abbiano fatto niente di concreto; che si siano occupati solamente dei problemi finanziari o giudiziari del piccolo imperatore, lasciando il Paese, negletto, in uno stato pietoso.
Vorrei far notare alle persone che la pensano così – che sono poi le stesse secondo le quali la Lega è puro folklore – che l’ingresso in scena di una specie di polizia privata in divisa, allo scopo di neutralizzare i diritti sindacali (che sono diritti pubblici), attesta la morte dei diritti non solo sindacali, ma anche politici.
Fare gli interessi di Berlusconi – ammesso che sia questo il punto centrale della politica, se così posso chiamarla, di questo governo – è la stessa cosa che rendere inguardabile questo Paese perché implica di necessità la corruzione del suo armamentario istituzionale.
Per ottenere il primo scopo è necessario uccidere le istituzioni e i nostri diritti.
Altro che «papi».
post di quelli che mi attizzano…
Berlusconi è un problema e pure grosso delle istituzioni italiane. È un soggetto che ha saputo usare l’astuzia per infilarsi in tutti gli interstizi legislativi al tempo in cui era un piccolo imprenditore, rimane un soggetto che fa della sua pervasività il suo pregio migliore. Berlusconi affascina e distoglie gli occhi dal nocciolo del problema.
Ma il nocciolo resta lì, lui appunto. È un problema perché costituisce in se stesso un monito a noi tutti: il monito è salvate il neurone dalla sua logica. La sua logica come mi capita spesso di ripetere è quella che ha portato Maria de Filippi a diventare de facto il vero solo unico e incontrastato Ministro dell’Istruzione Pubblica. Insomma è la logica dell’annichilimento cerebrale al seguito di scemenze come il grande fratello, così mentre siamo occupaterrimi a decidere chi nominare, lui può tranquillamente occuparsi di quanto ritiene per lui importante.
Per lui, importante è… Berlusconi. Lo ha dimostrato primariamente con il lodo Alfano, somma misura atta a pararsi il deretano da potenziali calci in arrivo dalla magistratura. Atteggiamento tra l’altro che aveva già manifestato in legislature andate.
Lui ragiona secondo una logica che sovverte profondamente la Costituzione Italiana, di questo me ne faccio persuaso (per citare Montalbano) ogni giorno di più.
Quindi fare gli anti berlusconiani è LA soluzione? Posso dirti che sono perplesso. L’opposizione, almeno fino a cinque minuti fa, non era mica incazzata perché Berlusconi è un farabutto; lo dicono, ma non lo pensano. Sono furiosi perché lui è più astuto e scaltro di loro. Tutto lì. Che se potessero, anzi se ne fossero in grado lo farebbero anche loro.
Berlusconi accostato al fascismo? No, nel senso che storicamente è un accostamento non sostenibile. Berlusconi accostato a una forma di governo non democratica? Sì, questo sì, basti pensare alla legge elettorale, che è la summa della non democraticità, legge che però è andata tanto bene al Walter che così ha potuto nominarsi i suoi candidati di comodo esautorando di fatto fatto l’unico titolare del diritto di nomina dei parlamentari, il cittadino.
Ecco che a mio avviso l’aver partorito un parlamentino schiavo, succube, privo di forza di volontà propria, ha generato una forma di governo differente da quella descritta nella carta costituzionale.
Da qui a caricare chi sciopera capirai, il passo è fin troppo breve.