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uccidere è meno grave che rompere vetrine
Leggo qui che alcuni dei manifestanti che per l’accusa (e per i giudici di primo grado) «devastarono» e «saccheggiarono» Genova al G8 del 2001 sono stati condannati a quindici anni, tredici anni e tre mesi e dodici anni e tre mesi, dieci anni e nove mesi, otto anni…
Per aver rotto vetrine, incendiato cassonetti, e aver provocato danni solo patrimoniali – che d’altra parte potevano (e saranno, credo) oggetto di risarcimento in separato giudizio civile – nel processo penale sono stati condannati a pene più severe di quelle a cui sono stati condannati dalla corte d’assise di Verona gli assassini di Nicola Tommasoli.
Quelli che secondo il sindaco di questa città hanno avuto «pene dure ed esemplari».
E che dire della pena inflitta agli assassini del ragazzo Federico Aldrovandi (i poliziotti Enzo Pontani, Monica Segatto, Luca Pollastri e Paolo Forlani): 3 anni e 6 mesi!
Le motivazioni della sentenza stanno qui.
Ciao, cometa a bassa quota
Hai ragione.
Grazie per il link alle motivazioni.
(Perché «a bassa quota»?)
Ma servono queste sentenze, o quella di Aldrovandi per comprendere che la giustizia, in Italia, è somministrata a capocchia e senza alcun filo logico? Federica, scusami, ma non si può protestare solo per distinguo e considerare la giustizia oggi giusta, domani sbagliata, esclusivamente in funzione delle preferenze di parte.
Queste tre sentenze, come troppe altre, sono assurde, ma altrettanto assurdo è l’atteggiamento della stampa che, su un lato protesta per la libertà di stampa, sull’altro spreca mesi parlando del culo della D’Addario e, saltando su un fronte antipatico, non ha niente da ridire contro un giudice che impone, di sabato mattina, un risarcimento danni di 750 milioni di euro da pagare in 48 ore.
EHI, siamo a Disneyland 😀
Blackjack.
Sì, servono queste sentenze.
Non credo che tu possa avercela con me quando dici che ci sono persone che considerano la giustizia oggi giusta e domani sbagliata.
Ma il culo della D’Addario mi sembra molto importante, perché non c’entra un cappero col pettegolezzo.
Non si sprecano mesi, a dire alle persone che leggono i giornali che un uomo che dovrebbe avere massimamente a cuore le sue frequentazioni, la sua rispettabilità e la sua credibilità fa entrare a casa sua venti ragazze vestite di nero capitanate da un tipo che secondo alcuni pm commercia in donne e cocaina.
Il mio giudizio su di lui io me lo sono già fatto, e non avevo bisogno di queste rivelazioni per capire di che pasta fosse fatto.
Dopodiché, certo: quel che a me – A ME – interessa è che le idee di Berlusconi mi fanno orrore, e quindi è su quel piano che mi piacerebbe interloquire.
Secondo me sarebbe bello se non fosse più il presidente del Consiglio del mio Paese perché le leggi che ha voluto il suo governo stanno cristallizzando l’Italia nelle forme di un Paese che a me non piace.
Ma fino a che i miei connazionali lo votano, io mi limito a dissentire da lui e dai suoi sodali e amen.
Quanto alla sentenza da 750 milioni pronunciata di sabato, quando facevo la cronaca giudiziaria ho visto moltissime sentenze pronunciate di sabato.
È che ogni volta che c’è una sentenza su Berlusconi o sui suoi interessi tutti scomodano la categoria del «guarda caso, proprio adesso», quella del complottone.
Comunque.
Al di là del fatto che abbiamo idee diverse, vorrei dirti che fra gli esempi che tu fai e quelli a cui io faccio cenno nel post c’è un’enorme differenza.
Nicola Tommasoli – e Federico Aldrovandi, anche – sono morti, Blackjack.
Tutti gli algtri sono vivi, dai proprietari delle vetrine al proprietario della Fininvest e di questo Paese.
L’uomo che pretende di restare indenne da qualunque cosa solo perché i suoi sondaggi gli danno il 148 per cento delle preferenze, e perché la gente ha votato la sua maggioranza.
Come se il voto fosse un’incoronazione.
Federica, scusa il ritardo. Sono più che d’accordo sul fatto che i morti sono morti e le sentenze, per i danni e per i morti sono palesemente sbilanciate. Nulla da ridire su quello.
Il resto ci porterebbe in un ping pong di asserzioni che non servirebbe a nulla 🙂
Blackjack.