qualcosa è cambiato

Berlusconi_mitraSulla pronuncia di incostituzionalità del cosiddetto lodo Alfano, sui suoi risvolti tecnici e sulle sue conseguenze (giudiziariamente praticamente nulle) segnalo, sul Corriere di oggi, semplici e chiarissimi, Ferrarella e Bianconi, il quale spiega per esempio in modo splendidamente chiaro anche questo punto, già leggenda negli ambienti dei sodali del presidente del Consiglio ferito nell’onore:

«È vero che nel precedente verdetto è scritto che il vecchio Lodo era illegittimo “in riferimento agli articoli 3 e 24 della Costituzione”, senza menzionare il 138 che regola le riforme della Carta, ma subito dopo c’era un’aggiunta: «Resta assorbito ogni altro profilo di illegittimità costituzionale».

Il che può significare che una volta individuate le due violazioni citate potevano essercene anche altre, ma si decise di non entrare nel merito. Perché considerate «assorbite», appunto, dalla prima bocciatura».

Tra l’altro, sono impressionata dal tono generale delle reazioni della stampa considerata «moderata».
Le reazioni a questa incresciosissima vicenda stanno cambiando non solo in Berlusconi e nei suoi fidi (che esasperano i toni al di là del democraticamente accettabile, credo, soprattutto in considerazione che, come spiega Ferrarella, non ci sarà per Berlusconi nessuna conseguenza giudiziaria, anche perché i suoi avvocati certamente non accetteranno di lasciar entrare nel processo contro di lui le prove già raccolte nel processo Mills), ma anche – mi sembra – in quei settori che precedentemente ritenevano quantomeno «educato» parlare poco.
Oggi parlano molto di più; e parlano in modo molto più radicale.

Infine.
Berlusconi, con i toni di una minaccia da bullo, dice: «Farò vedere agli italiani di che pasta sono fatto».
Per quel poco che vale – niente, cioè – volevo rassicurarlo che io lo so già.
Non c’è bisogno di farmi vedere niente: la sua pasta è già evidentissima.

Ultimissima cosa: leggete Violante. Quello di «Berlusconi deve restare al suo posto» (e fin qui va anche bene: non è una sentenza che abbia qualche effetto sulla sua legittimazione politica), perché (e questa è una motivazione di inconsistente squallore) «il Paese non può essere bloccato».
Bloccato, eh.
Dice «bloccato».