Anch’io sono rimasta un po’ stupita quand’ho saputo che Obama ha vinto il Nobel per la pace.
Però mi sembra che vada detta una cosa: il semplice fatto che egli abbia seppellito l’unilateralismo bushiano americano mi sembra un fatto che con la pace può – ho detto «può» – avere una sua parentela.
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda. 
Beh è un progresso… ma direi che dalla pace siamo ancora lontani
Sono d’accordo.
D’altra parte non è che i Nobel per la letteratura, per dire, siano sempre – e non parlo dell’attuale vincitrice – vicini alla letteratura…