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il corpo è il nostro bambino
Io non so se il governatore della California Arnold Schwarzenegger si sia veramente arrabbiato con DrudgeReport – lo si sostiene qui – per la foto che illustra questo post.
una vendetta?
Secondo il sito americano, Schwarzenegger ha deciso di introdurre una nuova norma anti-paparazzi per vendicarsi dell’affronto che DrudgeReport gli ha fatto pubblicando la sua immagine a torso nudo.
il sacrario
Io sono convinta che il corpo rappresenti un sacrario inviolabile per ciascuno di noi. Lo possiamo far vedere, o lasciar toccare, o perfino voler esibire; ma per nostra scelta.
Il corpo è la nostra identità primaria; accettarlo sfiorito, allentato, cambiato, esige uno sforzo sentimentale e razionale.
Esige l’accettazione di sé in forme diverse da quella della rassegnazione, che pure è il primo passo per riuscire a voler bene a quel nostro corpo che cambia e ci sorprende.
l’indulgenza
Mi verrebbe da dire che accettare il nostro corpo sfiorito esige la capacità di guardare a se stessi con la stessa indulgenza con cui guarderemmo a nostro figlio, o a un bambino qualunque, come emblema dell’essere indifeso.
il mostro
Io vedo la foto di Schwarzenegger e vedo un uomo normale, di cui forse mi danno un po’ fastidio i capelli tinti, perché mi sembrano esteticamente incoerenti.
Mi sembrava molto brutto con tutti i muscoli che aveva da ragazzo: esagerato, parossistico, caricaturale.
Il pensiero di mettere una mia mano su una delle sue spalle e sentire quell’enorme curvone dei dorsali mi dava un brivido di orrore; come se qualcuno mi avesse fatto toccare un mostro.
aggrapparsi alla falsità
E allora mi domando: ma perché quando il corpo è falso ce lo lasciamo guardare, lo riconosciamo paradossalmente per nostro, ci aggrappiamo alla sua falsità come se essa fosse in grado di rappresentare la nostra vera identità, e quando invece il corpo (ri)trova la sua normalità di amabile attrezzo usurato, di effettiva e autentica forma visibile della nostra unica attuale identità possibile, in quel momento lo rifiutiamo come se non ci appartenesse e noi non gli appartenessimo?
amabili e imperfetti
Perché sappiamo amare i difetti delle persone che amiamo e facciamo così fatica ad amare i nostri corpi imperfetti?
mi ci sono voluti anni per accettare il mio corpo, ed inizio ad accettarlo proprio quando è meno perfetto. a 16 e un fisico invidiabile mi sentivo una mostriciattola.
i perchè proprio non li capisco.
schwarzy probabilmente ora comincia solo a sembra umano.
ps. c’è un modo per resettare la mia password in modo che diventi qualcosa di ricordabile piuttosto che una sequenza sconclusionata di numeri e lettere?
forse posso ri-registrarti io con una password di convenienza che poi ti comunico di modo che tu possa cambiarla…
boh.
mi informo