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aaa offresi stage a guantanamo
Io adoro quest’uomo, che sarebbe Sacconi.
qui comando io, imbecilli!
Mi piace tanto quando pronuncia la maschia minaccia che senza gabbie salariali («ma no, non sono gabbie salariali!») salteranno anche «gli sgravi sul lavoro dipendente».
l’audacia di rizzo
Ma è irresistibile anche là dove, intervistato da uno scoppiettante e audace Sergio Rizzo che – sferzando ancora una volta da par suo il malcostume della «casta» – lo provoca impavido con la coraggiosissima domanda politica «ci stiamo rammollendo?», riesce senza vergognarsi – il che è sensazionale – a pronunciare questa frase:
i giovani? in miniera!
«C’è in alcuni segmenti giovanili, e non per loro colpa, minore disponibilità al lavoro manuale e alla fatica: vanno corretti i percorsi educativi».
uno stage a guantanamo?
A parte che mi domando quanti litri di sudore abbia versato Sacconi nel suo passato di lavoro manuale e di fatica (ma questo – lo so – è bieco populismo, accidenti), stavo pensando se come correzione dei percorsi educativi (ma che parole alate!) potevano andar bene il gatto a nove code, l’elettroshock, il confino, lo spaccamento delle pietre sotto il sole nel cortile della scuola, o anche uno stage a Guantanamo Bay.
dunque quanto dovrebbe guadagnare, lui?
Segnalo peraltro la locuzione «cabina di regia» (che non può mai mancare nel repertorio del vero statista contemporaneo), e la meravigliosa frase «I salari vanno differenziati perché non siamo uguali».
il filosofo
Dal punto di vista filosofico mi sembra un’intuizione così profonda che non capisco perché invece di sprecare il suo talento al ministero del lavoro l’uomo non vada a fare il pensoso eremita su qualche Ottomila asiatico.
laici e femministi
Infine, l’apoteosi:
«Sulla bioetica tutto il governo ha avuto finora posizioni laicamente unitarie, a volere difendere e attuare la legge 194 e rigorosamente verificare la compatibilità della pillola Ru486 con la legge stessa. Proprio perché riteniamo che si debbano salvaguardare i criteri che hanno evitato la solitudine della donna di fronte al dramma dell’interruzione di gravidanza».
tutti a tenerci la manina
Dite la verità, donne: è bello o non è bello sapere che mentre – ipotesi – una di noi è sul lettino operatorio per abortire, accanto a lei ci sono Sacconi e l’intero governo – Brunetta compreso, anche se magari l’altezza del tavolo operatorio ne minimizza l’augusta possanza – a tenerle la mano per non lasciarla da sola?
ho letto fino all’espressione “uffici di placement”, poi non ce l’ho piu’ fatta
In abbinamento coi giornali, a volte, dovrebbero dare come negli aerei il sacchettino per i più esplosivi tra gli effetti dei problemi di digestione.
Ma su, prevenuti, esercita solo la nobile arte del ricatto. Un ricatto stupido per di più.