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pensavo di candidarmi nell’udc…
Ma che senso ha che Grillo si candidi alle primarie del Pd?
La questione non è formale («Grillo non può perché non è iscritto»), ma sostanziale, e investe non solo l’identità (la presumibilie identità) di Grillo, ma anche l’identità (la presumibile identità) del Pd.
Se condivide le idee (parola grossa, forse) del Pd, perché non si è finora iscritto?
Se non le condivide, o pensa che quel partito non ne abbia abbastanza, perché si candida?
E se si è reso conto or ora di condividerle, perché non fare prima per un po’ il militante, invece di aspirare direttamente al coordinamento del partito del quale s’è or ora reso conto di condividere le idee?
Vuole «colonizzare» un intero partito con i «suoi» seguaci?
Progetta ciò che in finanza si chiamerebbe una «fusione» scommettendo sulla possibilità di riuscire ad assumere il controllo della spa che ne nascesse?
È una «scalata»? Magari ostile?
Ma perché – se proprio gli interessa l’argomento politico – non cerca lui di fare un altro partito che tolga al Pd la terra sotto i piedi?
Io azzardo che questa sia una trovata di marketing. Da guastatore.
È un tentativo di dare a se stesso-prodotto un nuovo packaging e una nuova collocazione merceologica.
Altrimenti, l’identità pubblica che ha gli basterebbe e gli avanzerebbe, no?
Sia per continuare a fare il comico-tragico-politico, sia per continuare a fare il Profeta del Bene.
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 
Grillo è una ottima rappresentazione del tempo presente. In politica, si intende. Ottima davvero: moralismo piuttosto che moralità.
Ma, come giustamente noti, l’aspetto più affascinante e drammatico risiede nel PD. Possiamo immaginare, no, la candidatura di grillo a segretario del PCI, della DC, del PSI, del PRI, del PLI trentanni fa? Oppure di Grillo candidato alla segreteria del PSOE, della SPD, dei laburisti (o dei conservatori o dei liberali), del Sinn Fein? Impensabile ed impossibile. Ecco, oggi della candidatrura di Grillo si discute come un fatto possibile. Ma il PD è proprio sicuro di esistere?
Cara Federica, ti quoto completamente. Senza dubbio, è un’operazione provocatoria, ma se i dirigenti del PD fossero stati più astuti l’avrebbero accolta.
E’ evidente che dovrebbe condividere il programma del PD.
A proposito, quali sono le idee (è il termine che hai usato tu…) del PD? Sull’emigrazione, per esempio, o sulle questioni cosiddette “morali”, o sull’economia?
Quali?
???
….
(non ti sento!)
Eppure sto urlandooooooooo!!!!!!!
(Bentornato)