gente semplice

Da Repubblica.it.

«Taglia invece corto sulla creazione di un partito del Sud il viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, esponente di primo piano della Lega Nord: «Se significa una Lega del Sud che vuole più autonomia e federalismo e non più sprechi ben venga, ma se deve nascere il Partito del Sud per l’antico meridionalismo piagnone allora non ci siamo proprio».

Il punto di partenza è sempre quello, non c’è niente da fare: noi profumiamo, i terroni puzzano.
Se s’inchineranno alla nostra eccellenza e assumeranno le nostre parole d’ordine («Sì, buana, gradzie, noi volere più autonomia e federalismo, giuro badrone, tu non pentire verdrai»), tutto ok.
Qualunque altra cosa facciano – qualunque altra, perché non c’è traccia di una terza possibilità (troppa fatica, troppa complessità da gestire per quelli che pensano che il mondo sia una cosa che funziona in regime di «on/off» – non va bene.

Qualunque altra cosa faranno – anche niente – saranno:
a) antichi (e adesso il «nuovo» è tanto trendy);
b) piagnoni;
c) e – ovviamente – terroni. Il che è dir tutto…

Il partito del sud a me piace quanto mi piace il partito del nord: assolutamente niente.
Però credo che nessuno, nemmeno Castelli, abbia l’autorità per decidere chi possa costituire un partito e chi no, e a quali condizioni possa farlo.

Io escluderei che arrivi un giorno in cui si possa leggere il programma di un partito del sud che dica «noi facciamo un partito perché vogliamo più sprechi e ci vogliamo lamentare».
Perciò, le parole di Castelli sono pura propaganda che mira a radunare i suoi sotto la bandiera «i terroni sono merda».