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come potete dormire, la notte?
Leggo la notizia di quel vicentino di 84 anni che si è barricato in casa – viene detto – e ha ucciso un carabiniere perché era sicuro che fosse uno dei ladri che da qualche tempo temeva si introducessero a casa sua.
Certo: fa molto caldo, e l’uomo ha una certa età.
Però non posso fare a meno di pensare che l’ossessione di proteggere la nostra roba ci sta distruggendo.
Che chi ci sta martellando con il tema della paura dell’intromissione dell’estraneo (in casa, in paese, in città, in Italia…) sia – se consapevole – un criminale; se inconsapevole, un troglodita decerebrato che meriterebbe di tornare nelle caverne da cui qualcuno l’ha fatto uscire spiegandogli che non era la merda che in cuor suo sapeva di essere ed effettivamente era, ma un uomo vero e proprio, come al contrario non potrà mai essere, campasse mille anni.
L’uomo ucciso aveva 42 anni.
Andate a dirlo alla moglie o ai figli – se ne aveva – che non è morto per colpa vostra, ma per colpa di un vecchio pazzo.
Sì. Così pazzo da aver preso sul serio le parole con le quali, giorno dopo giorno, avete tirato fuori da lui e portato allo scoperto pezzi sempre più grossi della paura su cui ha costruito a poco a poco la sua identità di cittadino e di persona.
a firenze è morta una ragazza, una ragazza molto perbene, scuola privata e azione giovani. È morta travolta da un auto dei vigili urbani che correva per condurre un’altra ragazza, meno perbene (per il senso comune poichè si prostituiva) all’identificazione. Varrebbe la pena tenersi le nostre vite e fottersene delle loro paure, della `loro` roba, del `loro` decoro. Invece è l’opposto. Abbiamo la roba, il decoro, la paura e perdiamo la vita. La gioia della vita e la vita proprio.
Post perfetto.
Nient’altro da aggiungere.
Ma
E questo è ancora niente: a Roma, sempre per paura dei ladri, un uomo uccide il fratello:
http://www.romatoday.it/cronaca/omicidio-artena-uomo-uccide-fratello-per-errore.html