A parte l’effetto-Funari, questo collegamento dal Viminale ha di sensazionale quell’«è solo curiosità. Non penserai mica che lo diciamo!» e la risposta che l’audio restituisce: «No, sennò ci strozzano!».
Lui replica stamattina: «Non spettava a me fare il confronto con il 2008».
Ps. Fonte http://www.andreaatzori.blogspot.com/
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda. 
com’e’ che diceva Berlusconi? “Giornali scendiletto della sinistra”?
Sbagli.
Non ha mai detto niente del genere.
😉
ma scusa la domanda: ma quello è un giornalista od uno capitato lì per caso?
Perché che non voglia mettere in imbarazzo il potente di turno, purtroppo, nell’italietta del regimetto attuale, è comprensibile,anche se non scusabile.
MA questo fa di mestiere il giornalista (politico, si suppone) e non sa come sono andate le ultime elezioni? non sa che il PDL si è presentato per la prima volta nel 2008? Non conosce le percentuali?
Se un giornalista sportivo non sapesse chi ha vinto lo scorso campionato econ quanti punti verrebbe licenziato seduta stante.
E mò me tocca rivalutare Biscardi….
Dissento.
Chiunque faccia il giornalista non può minimamente porsi il problema di non indispettire il potente.
capisco perfettamente il tuo discorso etico, e lo condivido,
Realisticamente non mi stupisco che le cose vadano così, però quello che mi colpisce di più è l’ignoranza di questa persona.
Credo che sia uno specialista in gastronomia.
Non sto scherzando: l’ho letto da qualche parte.
Si potrebbe discutere sulle ragioni che spingono un direttore a mandare al Viminale un giornalista gastronomico, ma questa è un’altra storia.
Sarà, ma io ho invece l’impressione che si fosse reso conto del fuori onda e, con una certa ripetuta insistenza volesse far rimarcare quei dati.
Insomma io ci ho visto un sorrisetto sornione.
Può darsi, però è anche vero che tutti tutti tutti i tempi morti delle riprese televisive sono “catturate” in bassa frequenza.
Credo che chiunque sia consapevole del rischio, ma che nessuno stia realmente pensando che qualcuno sta registrando proprio lui.
Mi sono guardato nuovamente il filmato. Confermo la mia impressione che il giornalista sapesse quello che stava facendo e che se la stesse godendo come un riccio.
Forse.
condivido!