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ma quanto son contente di se stesse queste due
Per favore.
Guardate il sorriso soddisfatto della ragazza.
E dietro di lei, guardate la faccia fiera della madre.
Guardate la mano della madre vicina al braccio sinistro della figlia.
Le unghie.
Guardato?
Capito, almeno voi, cosa ca*** c’è di cui andar fieri?
Perché io no.
Io non l’ho capito.
Quando verrò scortato dalla polizia per entrare in un seggio elettorale (o qualsiasi altro luogo) e i paparazzi mi scatteranno qualceh decina di foto, te lo saprò dire. ;-))
Dovrai anche avere quelle unghiette.
Gli occhiali, da perfette cafone (ma son tanto di moda, vero?)
La migliore definizione di quegli occhiali l’ho letta da Gramellini, mi pare: lenti a 24 pollici.
A proposito, Lucas.
Sei nuovo?
Benvenuto!
Scusami, ma non riesco a tenere più come dovrei il conto delle persone nuove, e corro il rischio di non salutare i nuovi arrivi, oppure – al contrario – di prendere per nuove persone che già sono passate di qua…
Mi spiace, preferisco lo smalto nero. 😉
Noemi è disperata, mi dicono.
Teneva così tanto a piacerti!
😉
Federica cara… Io sabato sera, appena votato, avevo di meglio da fare che bearmi di queste signore/ine…
Infatti da sabato notte sono di nuovo all’Aquila, dove ho trovato una situazione degna solo di un Paese sottosviluppato: anziani e piccini confinati sotto tende ormai arroventate, senza un’assistenza degna di questa parola, e che vicono nell’ncertezza assoluta sul futuro…
Però, una cosa “mia” su quanto ho letto vorrei darla: c’è Chi vuole che tutto il Paese nostro sia ridotto così: ad elemosinare un po’ di volgare popolarità a buon mercato… A me fa tanta tristezza, e mi vergogno io per loro, per queste due donne che si mettono alla berlina da sole, indegne esponenti di un sesso che avrebbe ben altri motivi d’orgoglio su cui fondarsi!!!
Rabbrividisco, nell’intimo mio, e davvero mi sento inadeguato a descrivere cosa rappresentano per me queste immagini… E al contempo, rabbrividisco ancor di più – e in questo a ben altra Ragione – davanti alle immagini vive che ho adesso dinnanzi, di donne vere, toste, orgogliose anche se ferite nel profondo dell’anima e turbate negli affetti perduti: ma darei mille volte la mia anima per stare io qui, accanto a queste vere Donne, piuttosto che stare a Portici, a far da codazzo ai due poveri simulacri che son queste due donne prive di senso del Sacro!!! E ti assicuro che nelle mie parole non c’è nessuna volontà di insultare: anzi!!! Vorrei che chi mi legge conoscesse tutte le Donne che stanno qui, nei campi disastrati e disperati, dove non si fanno party o feste in villa, ma si pensa a sopravvivere, soltanto…!!!
Tanto devo a chi mi fa piacere un dovere che assolvo qui riuscendo addirittura a mantenere il sorriso sulle mie amareggiatissime labbra…!
Un bacio a voi che state lì, e non dimenticate mai chi sta qui – io non c’entro, perché faccio il mio dovere, e a tempo determinato, purtroppo…! – e sta vivendo una tragedia che doveva, nei proclami di chi si era assurto a Faber unicus, essere già finita !!!
Spero di aver ancora presto tempo, voglia e modo di tornare a darvi notizie “da quaggiù”…
Guido