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istituzioni neutre, libere e autorevoli
Dice Mauro, su Repubblica, che
Il Cavaliere annuncia infatti che “chiuderà la bocca” a “tutti quei signori che parlano di crisi”, alle organizzazioni che “continuano a diffondere dati di calo dell’economia anche di 5 punti”, come ha appena fatto nel doveroso esercizio della sua responsabilità il governatore Draghi e come fanno regolarmente istituzioni neutre, libere e autorevoli nel rispetto generale dei leader democratici di tutto l’Occidente.
Non è che voglio fare quella che ne sa una più del diavolo; ma davvero si tratta di istituzioni neutre, libere e autorevoli?
Non so. Mi sembra che dichiararsi così fiduciosi e tranchant sia un po’ esagerato.
Ovvio che quel che dice Berlusconi – tappate la bocca a chi dice cose che non mi piacciono – mi fa orrore. Ma l’affermazione che Ocse, Fmi, Banca mondiale, Ue, Banca d’Italia, uffici studi vari e agenzie di rating siano istituzioni neutre, libere e autorevoli mi dà l’ennesima prova che riesco ad essere minoritaria perfino nella minoranza antiberlusconiana.
Lo sapevo già, ma ogni tanto mi piace dimenticarlo.
Chiaro, si tratta di istituzioni che tutto sono tranne che neutre (libere e autorevoli: forse negli occhi di chi guarda). Però, Federica permettimi, la critica è un po’ facile perchè tutte le istituzioni sono parziali e, nella misura in cui rispondono e devono rispondere a qualcuno, non sono totalmente libere. Forse ci può bastare il fatto che siano relativamente neutre e libere, ossia lo sono nella misura in cui non rispondono a Berlusconi e in relazione al contesto dato.
Dopodiché, un sacco di (altri) motivi per essere minoritari nella minoranza antiberlusconiana.
Ciao.
Non credo che la critica sia facile, Marco, se non altro perché non si limita a considerare una bipartizione del mondo fra berlusconiani e anti-berlusconiani, ma intenderebbe dire che che c’è un sacco di roba in mezzo, quella che si sceglie di ignorare quando si ricorda la “neutralità” degli enti internazionali o il fatto che essi debbano rispondere a qualcuno.
Tu dici che il fatto che debbano rispondere a qualcuno ci può bastare, per questa volta.
Io dico che no, non mi basta neanche per questa volta.
Se poi al mondo potessi solo scegliere se credere all’Ocse – per dirne una a caso – o a Berlusconi, crederei all’Ocse. Ma credo che Ocse eccetera non siano per niente neutri, perché sono espressione di sistemi consolidati di potere.
Il fatto che possano venire riconosciuti autorevoli in sé non m’impressiona, perchè anche l’autorevolezza si può dare o negare per ragioni di consorteria.
Fmi, Banca mondiale, ecc vedono il mondo come pare a loro; dicono «tagliate qui», «aggiustate là», «alzate l’età pensionabile», come se fossero suggerimenti esclusivamente tecnici.
Invece sono prese di posizione che, per quanto giustificate dai numeri, discendono da un’idea precisa di mondo e interferiscono con la vita delle persone vere.
Se i soldi non ci sono si può tagliare di qua o di là.
Loro vogliono che si tagli di qua – dico per dire – e fanno finta di averlo suggerito per PURE ragioni tecniche. E invece è ideologia, tornaconto.
Dopodiché, son con te: ci sono moltissimi altri motivi per essere minoritari nella minoranza antiberlusconiana.
Il blog lo testimonia. Credo di averne tralasciati pochi, di quei motivi.
Autorevoli: direi di sì, nel senso che a livello economico, i loro dati sono quelli che fanno testo, il che non vuol dire che siano indiscutibili o sempre precisi, anzi è facile dimostrare il contrario.
Neutre e libere: ovviamente no, come hai ricordato non sono affatto neutre, anzi il FMI è uno dei responsabili principali dell’attuale crisi economica.
Però è vero che, proprio per questo, mettersi a contestare i dati di queste istituzioni capitalistiche e liberistiche, da parte di chi è sicuramente capitalista e liberista, significa avere una paura della verità àche va al di là dell’ideologico per affondare nel patologico.
Questo governo è sì capitalista, ma monopolista ed oligarchico. Non certo liberista.