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clienti, sudditi, aziende e sultani
Da Repubblica.it.
«Berlusconi ha anche parlato della visita di Gheddafi in Italia: “È stato trattato come un cliente originale, sapendo che è un po’ originale”, ha detto il premier. «Ma se trovi la chiave per trattare un cliente originale te lo conquisti per tutta la vita“.
«E ha aggiunto: “Nella politica è come nella vita normale, per risolvere i problemi bisogna comportarsi come con i clienti. Gheddafi è originale e l’ho trattato come un cliente originale”. Poi ha accompagnato la battuta con una gag sui tempi di Publitalia, quando insegnava ai dipendenti “come comportarsi con i clienti”.
Prendo atto che la «vita normale», a giudizio di Berlusconi, è quella che si esprime nella contrattazione mercantile fra commerciante e – appunto – cliente, particolare oppure normale.
Torto non ha, comunque, visto che i soldi che l’Italia ha dato alla Libia verranno restituiti alle aziende italiane alle quali Gheddafi dice (ma lo farà davvero?) di voler assegnare commesse.
A tutti gli effetti, una normale transazione commerciale.
Salvo il fatto – ma percepire sfumature come queste non è nelle sue corde di «statista» – che si sta parlando di un intero Paese, e non di qualche suo amico industriale a cui assicurare un po’ di denaro, e magari qualche fidanzata avventizia, in una partita di giro.
A proposito.
Leggo che l’incredibile Papi dice che Gheddafi è «una persona intelligentissima. Se è riuscito a stare al potere per 40 anni è perché sa il fatto suo».
Ne deduco che la massima forma di intelligenza di cui uno statista possa dar dimostrazione, per Papi, è quella incarnata da un dittatore.
Che bello.
Questo bipede sa sempre come consolarmi.
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