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About Me
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda.
il paese dei buoni e dei cattivi
l'avvocato g
due colonne taglio basso
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Anche se fosse non potrà mai dirlo perchè rispetto a Clinton qui c’è stato un vero e proprio addescamento, per giunta di una minorenne (all’epoca dei fatti).
Perchè non credo che un settantenne possa offrire ad una teenager qualcosa di diverso da beni materiali o benefits. Anche solo in cambio di qualche minuto di compagnia.
Oggi è giorno di domande. Che cosa può offrire una teenager se non un appagamento estetico? O forse stimola un senso di superiorità?
Sarà che per profondità intellettiva e maturità di carattere preferisco di gran lunga le mie coetanee (e non solo platonicamente) ma mi è davvero estraneo il considerare che una ragazzina possa essere interessante ad altri che non ai suoi coetanei.
Io non so, effettivamente, come sia andata.
Però mi è chiaro che non ho neanche bisogno di saperlo.
Che lui fosse l’amante-pigmalione di Noemi, che ne fosse il padre, che ne fosse il nonno, che ne fosse lo sponsor, o che ne fosse l’impotente osservatore non farebbe per me la benché minima differenza.
Perché quello che rappresenta quest’uomo mi era chiaro anche prima di qualunque Noemi.
Non sono d’accordo con nessuna – dico: nessuna – delle affermazioni politiche (se così posso dire) che quest’uomo abbia mai fatto.
Non sono d’accordo con l’idea che ha delle donne, del loro senso e del loro ruolo.
Non sono d’accordo con l’idea di mondo che ha.
non sono d’accordo con l’idea di Stato che ha.
Non sono d’accordo con l’idea di vita che ha.
Che ci sia Noemi-figlia, Noemi amante o Noemi-qualunque-altra-cosa mi è completamente indifferente.
Da lui mi aspetto qualsiasi cosa.
Quanto all’appagamento estetico, non sono in condizione di sottovalutarlo.
Non sono in contraddittorio con te, però.
Anch’io preferisco persone con cui c’è un pezzo di mondo un po’ più ampio da poter condividere.
Però purché si sia chiari con se stessi e non si usi il differenziale d’età come occasione di prevaricazione, capisco perfettamente – non ho ancora deciso se giustificarlo, ma questa è un’altra cosa – che una persona di una certa età possa essere attratta da una persona più giovane.
Per la tua prima risposta sono completamente d’accordo.
Per la seconda, neanche io sono in contraddittorio con te. Direi piuttosto che potrebbe essere un’intelligente argomento di conversazione.
…ecco si occupasse di normali cose piccanti con civiltà, rispetto e gioia e ci rompesse meno i …, ok, ok la smetto
Già.
Che classe, eh?
Lui, dico.
L’anziano.
Vorrei sottolineare una cosa tutti parlano di B. e di Noemi,
Nessuno però si pone il problema della famiglia Letizia.
Insomma la storia in sè non è altro che la storia di Lolita, niente di nuovo, ma il fatto che è nuovo è questa famiglia che non solo lascia che la figlia frequenti un settantenne, ma che nè è entusiasta e difende a spada tratta questa relazione.
Secondo me questa è la cosa più inquietante, descrive un’Italia che è pronta a vendersi la figlia per un pezzettino di pane (e celebrità)
Non so come sono andate le cose.
Ma se anche non ci fosse nessuna “vendita”, è veramente incredibile che i genitori non abbianio ercato di invitare la figlia a frequentar coetanei, a farsi la sua vita normale.
Sì, questa cosa mi pare incredibile.
Per quanto innocente potesse essere la relazione.
Hai ragione.
Neppure a me interessa particolarmente sapere il genere di legame che intercorre fra Silvio e Noemi, né so se sarà mai dato sapere la verità. D’altra parte, se provo ad interrogarmi, come ci invitava a fare il prof. di filosofia del liceo, sul “cui prodest”, mi rendo conto che tutta questa vicenda, il cui risalto mediatico penso sia stato perfettamente calcolato da entrambi i protagonisti, sta fruttando alla fanciulla, fino a qualche settimana fa illustre sconosciuta, una notorietà notevolissima e al settantenne il fatto che queste “frivolezze” distolgano l’attenzione dal caso Mills, dalla crisi economica, dai morti sul lavoro, ecc.
Tutto sommato un bilancio in attivo per entrambi.
Per quanto riguarda la famiglia ho l’impressione che, dati i precedenti del sig. Letizia legati ad accuse (condanne? non ricordo) di corruzione, ci sia stato scientemente un uso della figlia come merce di scambio. Ma magari mi sbaglio.
…anche a me capita di provare una spiccata preferenza per i miei coetanei ;-))
Le vicende giudiziarie di Letizia si conclusero in modo a lui favorevole.