Tags
Related Posts
Share This
rigidi, ortodossi e liberali
Sul Guardian c’è un pezzo molto carino di Lucy Mangan (che scrive anche una cosetta su Berlusconi) a proposito di una ragazzina che si lamenta perché la sua migliore amica non crede a Darwin e anzi propaganda le tesi creazioniste.
La cosa che mi è piaciuta di più è il titolo che c’è in home page (ma non, purtroppo, in cima al pezzo nella pagina interna), in pieno stile Wilde. O Flaiano, tipo.
«Non c’è niente di più rigido dell’ortodossia liberale».
Carino il pezzo, sia per contenuto che per stile.
La cosetta poi su B., è esattamente il tono con cui si dovrebbe trattarlo.
E’ ridicolo, fuori tono, inappropriato e ballista impenitente.
Andrebbe ridicolizzato o trattato come un ragazzino che non sa comportarsi correttamente. Grazie di aver scovato questa perla!
P.S. per perla intendo Lucy Mangan. Nel mio post non è così chiaro.
Ho trovato fantastica anche questa considerazione di Richard Dawkins, che Lucy Mangan cita nel suo pezzo, dove in “The God Delusion” è concorde con l’osservazione di Robert Pirsig (che amo moltissimo) secondo cui “quando una persona soffre di un’illusione parliamo di pazzia, ma quando ciò accade a molte persone parliamo di religione”.
Buona domenica 😉